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Cronaca
01 Gennaio 2025 - 14:43
Le forze dell'ordine e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire a Nichelino, alle porte di Torino, in piazza Di Vittorio, di fronte al Municipio, dove alcuni giovanissimi, nella notte di Capodanno, hanno lanciato grossi petardi, dato fuoco ai bidoni dei rifiuti e ai monopattini, danneggiando gravemente la pavimentazione. I ragazzi, approfittando del caos, sono riusciti a fuggire prima che venissero identificati. Video e immagini degli atti vandalici stanno circolando senza sosta sui social, suscitando sgomento e indignazione tra i cittadini.
La scena che si è presentata agli occhi dei residenti il primo giorno dell’anno sembrava uscita da un film apocalittico. La piazza principale, simbolo della città, appariva devastata: bidoni ridotti a cumuli di cenere fumante, monopattini trasformati in carcasse nere, pavimentazione crepata e annerita dalle fiamme, e resti di petardi disseminati ovunque. Persino alcune facciate degli edifici pubblici sono state danneggiate dal calore e dalla fuliggine, un colpo al cuore per una comunità che si era sempre riconosciuta in quel luogo.
Il sindaco
Il sindaco Giampietro Tolardo, visibilmente scosso, ha visitato la piazza poche ore dopo i fatti. "È una vergogna senza precedenti, un atto di inciviltà che non posso tollerare. Comprendo i festeggiamenti, ma questa è barbarie. Hanno distrutto il cuore della nostra città." Tolardo ha promesso un’azione immediata per ripristinare la piazza, ma il tono delle sue dichiarazioni ha lasciato trapelare quanto questo episodio abbia profondamente ferito il tessuto sociale di Nichelino.
Non si tratta solo di danni materiali, pur gravi. Quello che è accaduto rappresenta un simbolo di degrado, una ferita che va oltre il cemento bruciato e i beni distrutti. Piazza Di Vittorio, per decenni fulcro della vita cittadina, luogo di incontri, eventi e celebrazioni, si è trasformata in poche ore in un campo di battaglia. Le immagini circolate sui social hanno mostrato scene che nessuno avrebbe mai voluto vedere: fiamme che illuminavano la notte, giovani che urlavano e lanciavano petardi, incuranti del pericolo, e poi l’oscurità del fumo che avvolgeva tutto.
I residenti, ancora increduli, hanno espresso il loro sconcerto. "È come se avessero voluto distruggere il nostro passato e il nostro futuro," ha detto un’anziana signora che abita nei pressi della piazza. "Non capisco come si possa avere tanto odio verso la propria città." Altri hanno sottolineato la paura provata durante la notte, con il timore che le fiamme potessero propagarsi agli edifici circostanti. Alcuni genitori, invece, hanno puntato il dito contro la mancanza di controlli: "È assurdo che nessuno abbia fermato questi delinquenti prima che facessero tutto questo."
Intanto, il bilancio dei danni è ancora in corso di valutazione, ma si parla già di decine di migliaia di euro solo per riparare la pavimentazione e sostituire i bidoni e i monopattini. Non meno preoccupante è il costo sociale di quanto accaduto: una città ferita nel suo simbolo, una comunità che si sente abbandonata e tradita. Le istituzioni locali stanno valutando l’installazione di ulteriori telecamere di sorveglianza e un rafforzamento dei controlli per le prossime celebrazioni pubbliche, ma per molti cittadini queste misure arrivano troppo tardi.
La piazza, oggi, è un luogo di desolazione. Dove una volta c’erano bambini che giocavano e anziani che si incontravano per chiacchierare, ora ci sono soltanto macerie e il silenzio di una comunità che fatica a rialzarsi. Insomma, un Capodanno che avrebbe dovuto portare gioia e speranza si è trasformato in un incubo, lasciando un segno indelebile su Nichelino e sulla sua gente.
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