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Canavese
09 Aprile 2024 - 10:49
Nelle settimane scorse, i Carabinieri della Stazione di Cuorgnè coordinati dalla Procura della Repubblica di Ivrea e dalla Procura per i Minorenni di Torino, hanno eseguito delle ordinanze di custodia cautelare in carcere minorile per due diciassettenni di origine nordafricana, ritenuti responsabili di gravi reati quali rapina aggravata, lesioni personali in concorso, calunnia aggravata e violenza sessuale, mentre per altri due ventunenni, anch’essi indiziati di aver partecipato a parte degli eventi delittuosi, è scattato l’obbligo di dimora con divieto di uscita notturna.
L’attività di indagine ha origine da diverse segnalazioni giunte ai militari dalla cittadinanza del canavese, da ottobre 2023 in avanti, e riguarda vari episodi criminali contestati alla “banda”: assalti per strada a danno di coetanei per pochi spiccioli, rapine in abitazione o nei supermercati nonché situazioni di violenza gratuita quali l’aggressione ad un autista G.T.T. per non pagare il biglietto del pullman e per uno di essi anche la detenzione di sostanza stupefacente.
Sono stati identificati dai carabinieri
In particolare, fra i reati contestati, ha destato particolare scalpore un evento risalente a metà ottobre scorso, a seguito del quale i Carabinieri di Cuorgnè hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei quattro indiziati: questi avevano rapinato un coetaneo per strada in maniera particolarmente efferata, pestandolo brutalmente per impossessarsi di una macchinetta per tatuaggi, di un telefono cellulare e di 15 euro, il tutto ripreso dalle telecamere di sorveglianza locale.
Inoltre, uno dei componenti del gruppo è gravemente indiziato del reato di violenza sessuale, riconducibile ad una serata del dicembre scorso: secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane, armato di coltello, dopo aver rapinato un coetaneo del suo telefono cellulare IPHONE, avrebbe rivolto le sue attenzioni verso una sedicenne, trascinata sotto minaccia dell’arma bianca in un luogo appartato e violentata.
Ora, per i due minori si sono aperte le porte del “Ferrante Aporti”.
I fatti contestati si sono verificati a Rivarolo Canavese e a Cuorgnè, lo scorso autunno.
A Rivarolo Canavese, in via Gallo Pecca, un primo episodio avvenne a novembre quando uno dei due 17enni della gang minacciò con un coltello alla gola un coetaneo, rapinandolo del telefono cellulare. Venne arrestato in flagranza di reato immediatamente dopo l'azione.
A Cuorgnè, qualche mese prima, due ragazzi di 17 anni assieme a un 21enne hanno aggredito un uomo di 36 anni nel suo appartamento, sottraendogli un telefono cellulare e 100 euro.
Il 17enne protagonista della rapina al coetaneo è tornato alla ribalta a novembre, quando ha commesso una rapina al supermercato Pam di corso Indipendenza a Rivarolo Canavese. Durante questo episodio, ha rubato diversi prodotti e alimenti, spintonando l'addetto alla sicurezza per poi tentare la fuga, ma è stato catturato poco dopo e denunciato.
Ancora a novembre 2023, lo stesso gruppo ha perpetrato un'ulteriore violenza a Rivarolo Canavese. Qui, uno dei minori della gang, armato di coltello, ha prima rapinato un coetaneo del suo telefono cellulare e poi ha trascinato una 16enne in un luogo appartato costringendola a subire un rapporto sessuale.
In quel medesimo mese di novembre 2023, nella piazza centrale di Cuorgnè, piazza Martiri, i quattro membri della gang hanno brutalmente aggredito un ragazzo di 16 anni per rapinarlo di una macchinetta per tatuaggi, un telefono e 15 euro. Questo evento è stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza, consentendo ai carabinieri di identificare e perseguire gli aggressori.
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