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Cinque azzurri al via della Vuelta: Ganna, Viviani, Fortunato, Caruso e Vergallito inseguono sogni di gloria

Dalla cronometro al debutto, dall’esperienza alla voglia di attaccare: gli italiani si raccontano alla vigilia dell’ultima grande corsa a tappe della stagione

Con la Vuelta di Spagna ormai alle porte, l’Italia si prepara a vivere tre settimane di emozioni, fatiche e speranze. Cinque azzurri – Filippo Ganna, Elia Viviani, Lorenzo Fortunato, Damiano Caruso e Luca Vergallito – hanno raccontato aspettative e sogni alla vigilia della corsa, tra ambizioni personali e spirito di squadra.

Filippo Ganna, reduce da una stagione brillante tra pista e strada, guarda lontano: “Il mio obiettivo? Una tappa, ma con stile. La cronometro è nel mirino, ma vorrei provare anche qualcosa di diverso, magari in fuga. Sto crescendo come corridore completo e voglio dimostrarlo.” Il piemontese sarà una delle punte della Ineos Grenadiers, non solo per cercare gloria personale ma anche per sostenere i compagni nei momenti decisivi.

Elia Viviani si affaccia invece alla sua ennesima grande corsa con la serenità dell’esperienza e la fame di chi non smette mai di crederci: “Ogni sprint è una nuova occasione. Le volate alla Vuelta sono sempre dure, ma ci proverò ogni volta che ci sarà la possibilità. Non corro solo per me, ma per onorare ogni maglia che indosso.” Un messaggio di umiltà e determinazione che testimonia la sua voglia di lasciare ancora il segno.

Lo scalatore Lorenzo Fortunato sa già quale sarà il suo terreno: “Tappe di montagna? Sarò lì. Non ho paura di attaccare, mi piacciono le corse imprevedibili e la Vuelta lo è spesso. L’obiettivo è una tappa, magari in altura. E se arriva una top 10 di giornata, tanto meglio.” Il corridore della VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè si candida a essere protagonista nelle giornate più dure, quelle dove il coraggio conta quanto le gambe.

Per Damiano Caruso, esperienza e classe restano le armi più preziose. Pedina fondamentale per la Bahrain-Victorious, ribadisce il suo ruolo ma lascia aperta la porta alle sorprese: “Il mio ruolo principale sarà di supporto, ma in una corsa di tre settimane tutto può succedere. Se si aprirà uno spiraglio, ci sarò.” Un segnale chiaro: nonostante il compito di aiutare i compagni, il siciliano è pronto a cogliere l’attimo.

Infine c’è l’entusiasmo puro di Luca Vergallito, al debutto assoluto in una grande corsa a tappe con la maglia del Team dsm–firmenich PostNL: “La prima Vuelta non si scorda mai. È un sogno che si avvera. Voglio imparare, ascoltare e dare il massimo quando avrò libertà. Sono pronto a soffrire, con entusiasmo e rispetto.” Parole che raccontano la freschezza e la voglia di crescere di un giovane al suo primo vero banco di prova.

Cinque corridori, cinque percorsi diversi, un’unica bandiera. Con approcci differenti ma con lo stesso fuoco negli occhi, gli azzurri si preparano a sfidare la Spagna, le sue montagne e le sue strade infuocate. Il conto alla rovescia è finito: la Vuelta sta per iniziare, e l’Italia c’è.

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