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16 Giugno 2025 - 00:14
Domenica 15 giugno, Ciriè ha respirato un'aria carica di passione, di storia, di tradizione. Il Palio dei Borghi, evento simbolo della città, ha colorato le strade, le piazze e le vite dei suoi abitanti, portando con sé l'eco dei tamburi e dei cori, la maestosità dei costumi, l'emozione delle sfide. I sei borghi, ognuno con la sua storia e la sua identità, hanno dato vita a una giornata di grande festa, culminata con la vittoria del Borgo San Rocco dopo 32 anni di attesa.
Il Borgo San Rocco è il protagonista inaspettato della sedicesima edizione del Palio. Si tratta del borgo bianco-arancio che si distingue per la sua solida passione, incarnata dal gruppo di musici e sbandieratori che ogni anno si presentano con il cuore in mano.
Andrea Vuolo, uno dei volti noti del borgo, racconta con orgoglio: "Siamo piccoli, ma il nostro spirito è grande. Abbiamo vinto per la prima volta il Palio dei Borghi nel 1993, ma da allora non eravamo più riusciti a salire sul podio".
E invece oggi, nel 2025, Borgo San Rocco può nuovamente godersi la vittoria.
Nel corso della giornata, il Borgo San Rocco ha saputo catturare il pubblico con la sua allegria, ma anche con la forza di una competizione che si rinnova ogni anno, alimentando non solo la rivalità ma anche l'affetto per la città e per la sua storia.
Ognuno dei sei borghi ha portato a Ciriè il proprio carico di storia, tradizione e passione, conferendo a questa edizione del Palio una carica emotiva unica. Dai volti sorridenti e determinati dei partecipanti, agli sguardi attenti degli spettatori, il clima che si respirava era quello di una vera e propria festa popolare, dove ogni dettaglio, ogni gesto, ogni incitamento era impregnato di un amore viscerale per la propria terra.
Il corteo storico per le vie di Ciriè
Il Borgo Rossetti, che affonda le sue radici nel 1975, ha saputo distinguersi per il suo impegno storico e culturale. I suoi rappresentanti raccontano con fierezza: “Siamo i nobili di Ciriè. Il nostro costume ha una storia che risale ai primi anni del borgo, e ogni anno lo indossiamo con orgoglio, ricordando le origini di un gruppo che ha sempre cercato di mantenere viva la tradizione”.
"Ci teniamo tantissimo alla sfilata", raccontano i membri di Borgo Loreto, il borgo più nutrito di Ciriè, dove la partecipazione è sentita da tutti. Con tamburini che scandiscono il ritmo della giornata, il borgo Loreto ha partecipato alla manifestazione con un'intensità che ha catturato l'attenzione di tutti.
"Il nostro tema quest'anno è il 1300 - spiega Maria, una delle figure storiche di Borgo San Martino - abbiamo cercato di riprodurre un piccolo spaccato di vita medievale, dalle guerre alle torture, passando per il mercato e la quotidianità del popolo".
In un'atmosfera che sembrava riportare indietro nel tempo, il borgo ha coinvolto il pubblico con una scenografia curata e affascinante, portando il Medioevo in ogni angolo della città.
Nonostante le dimensioni ridotte, il Borgo San Sudario ha mostrato un’attitudine combattiva e orgogliosa. "Siamo il borgo centrale di Ciriè - raccontano i suoi rappresentanti - siamo i più piccoli, ma il nostro cuore è grande. Sentiamo un forte legame con la nostra città e con la nostra storia".
Il Palio dei Borghi di Ciriè, organizzato dall'associazione La Spada nella Rocca, è un’occasione per celebrare la storia, le tradizioni, ma anche per costruire legami tra le generazioni. Durante i tre giorni, Piazza Castello ha vibrato di emozioni, e ogni angolo della città ha respirato il folklore e l'allegria di un appuntamento ormai diventato un pilastro della vita cittadina.
Il Palio di Ciriè è ormai un appuntamento che attira l'attenzione non solo dei locali, ma anche di turisti e appassionati, rappresentando una vetrina importante per l’intero Piemonte. A 120 anni dalla fondazione della città, Ciriè ha dimostrato di essere una comunità viva, capace di celebrare la propria storia con energia e passione.
Con la vittoria di San Rocco, il 2025 entra nella storia come un anno simbolo, ma il vero spirito di questa manifestazione è il legame che ogni borgo, grande o piccolo che sia, riesce a stabilire con la propria gente. E a Ciriè, questo legame non sembra destinato a spezzarsi mai.
LA VOCE DEL CANAVESE
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