AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
13 Aprile 2025 - 20:32
A Borgaro Torinese vive un uomo che ha saputo “fermare la storia”, regalando alle nuove generazioni frammenti di un passato ormai sbiadito ibridandolo con la propria energia e la propria sete di futuro.
Stiamo parlando del signor Salvatore Nicoletta che, con i suoi 85 anni portati con la leggerezza e l’entusiasmo di chi vive per inseguire le proprie passioni, è un volto amato da tutti i borgaresi, tanto che il suo nome è ormai legato indissolubilmente alle mostre che ogni anno regalava alla città, soprattutto durante il periodo natalizio e pasquale.
Salvatore è custode di un piccolo grande tesoro; negli anni, infatti, è stato capace di accumulare quelle che per molti sarebbero definite “cianfrusaglie”, attribuendogli il valore della memoria, dei racconti del passato.
Quando si entra nella sua casa si viene accoglie il profumo del caffè che prepara insieme alla sua amata moglie con la quale è prossimo a festeggiare 60 anni di matrimonio. Una cucina che sembra essere il cuore pulsante di una vita trascorsa insieme, dove ogni angolo è testimone di ricordi e di una passione che non è mai svanita. Con un sorriso che non sembra mai appannarsi, Salvatore è capace di mostrare un’intera vita continuando a mettere sul tavolo oggetti di ogni tipo, mentre mostra la foto delle adorate nipotine è già pronto a sporgere un fossile, una moneta o un biglietto dell’autobus datato 1907.
Salvatore mostra collezioni che spaziano dai santini alle cartoline di Natale, dai gratta e vinci mai grattati a piccole monete, tutto catalogato e sistemato con cura. Ogni oggetto che Salvatore mostra con occhi brillanti è lì per raccontare una storia.
Sì, perché Salvatore non è un semplice collezionista, ma un custode della memoria. Ogni santino, ogni cartolina di Natale, ogni biglietto dell’autobus è un frammento di storia che, se non fosse per lui, probabilmente sarebbe destinato all'oblio.
C’è una stanza a casa di Salvatore, quella che un tempo era dei tre figli ormai adulti, un luogo che ora è diventato il suo regno, contenente centinaia di raccoglitori colmi di collezioni.
“Sono orgoglioso delle mie collezioni – spiega - il collezionista ferma la storia. Un santino di 200 anni… se non lo fermavo io, nessuno l’avrebbe visto, come i biglietti datati 1860 che sarebbero andati perduti. Il collezionista ferma il tempo” spiega con orgoglio.
Salvatore Nicoletta mostra i raccoglitori contenenti le collezioni di santini
Salvatore ha dedicato 44 anni della sua vita a Borgaro, una città che ha imparato ad amare e che lo ha ripagato con affetto. “La mia famiglia è calabrese, io sono nato a Messina ma ho vissuto la mia infanzia a Reggio Calabria. A Borgaro, ho trovato la mia casa, e qui ho dato tanto di me.”
Con oltre 53.000 santini, una collezione di cartoline di Natale che conta quasi 4.000 pezzi e una passione sconfinata per le piccole cose , dai gratta e vinci mai grattati ai biglietti dell'autobus, Salvatore ha collezionato ciò che per molti sarebbero semplici oggetti, ma che per lui sono ricordi, testimonianze di epoche lontane.
La passione per il collezionismo di Salvatore nasce da un incontro fortuito durante la sua giovinezza, in un collegio di Reggio Calabria, dove un sacerdote lo invitò a raccogliere i santini. “Era un prete speciale, che definirei padre in tutti i sensi, ci insegnava a mettere da parte questi oggetti, a valorizzarli. Così ho cominciato a farlo anch’io, un santino alla volta”.
Con il passare degli anni, la sua raccolta è cresciuta in modo esponenziale, e a partire dagli anni '70, quando si trasferì a Torino per lavorare prima come autista per una ditta di costruzioni e poi alla bulloneria Barge, iniziò a scambiare santini con altri collezionisti.
Borgaro ha imparato presto ad amarlo e per oltre 30 anni il Comune gli ha offerto la possibilità di organizzare mostre. La dedizione di Salvatore l’ha portato anche a collaborare con le scuole di Borgaro, dove ha insegnato ai bambini l’amore per la filatelia e il collezionismo. “Avevo l’autorizzazione ministeriale per entrare nelle scuole e insegnare ai bambini. Gli ho fatto conoscere il valore di queste piccole cose e, alla fine, gli ho regalato un piccolo ricordo, una cartolina personalizzata.”
Tuttavia, come ogni storia che ha un inizio, anche questa è giunta al termine. Nel 2024, durante la sua ultima mostra pasquale, Salvatore aveva annunciato la decisione di smettere di esporre. “Non sono più un ragazzino - aveva detto - organizzare una mostra è diventato troppo impegnativo”.
La notizia ha sorpreso tutti, e l’Amministrazione Comunale di Borgaro, riconoscente per la sua generosità, gli ha dedicato una cerimonia di ringraziamento.
Oggi, mentre la sua casa rimane un angolo di memoria storica, Salvatore continua a catalogare e scambiare pezzi delle sue innumerevoli collezioni. A 85 anni, con una vitalità che sembra non conoscere limiti, è ancora lì, al suo posto, fermando il tempo con la stessa passione di un ragazzo.
Forse, in fondo, la vera ricchezza di Salvatore Nicoletta non risiede nelle sue collezioni, ma nella capacità di averle raccolte con il cuore, di averle condivise con il mondo, e di averle rese immortali. Salvatore, senza saperlo, è davvero riuscito nel proprio intento di “fermare il tempo” ed è stato capace di regalare un pezzetto di storia a coloro che hanno avuto e avranno la fortuna di incontrarlo.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.