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01 Aprile 2025 - 22:37
«Speriamo che sbaglino treno e prendano quello per Rebibbia». Così Massimiliano De Stefano, consigliere comunale di Ivrea, commentava l'altro ieri senza mezzi termini l’annunciata presenza in città di Frank Mascia, al secolo Franco Masciandaro, fruttivendolo, papà, pugile dilettante e influencer molto attivo sui social, noto per i suoi reel provocatori con musiche del Ventennio. Per alcuni è il paladino della sicurezza urbana, per altri un personaggio in cerca di visibilità che flirta con l’estetica neofascista. E’ a capo di un gruppo: il “Movimento Patrioti italiani”
De Stefano era stato netto: «Serve un Daspo urbano a partire dall'organizzatore di questa buffonata, come fecero a Torino l'anno scorso. Le forze dell'ordine sono già presenti con presidi permanenti, e questo ci conforta. È fondamentale che questi personaggi non trovino supporto tra i cittadini: non c’è bisogno della loro presenza».
E ancora: «C’è chi mi chiede cosa dobbiamo fare. Io rispondo: non abbiamo bisogno di quattro sfigati».
Frank incassa e ribatte. Lo fa col sorriso di chi è abituato alle polemiche e con la sicurezza di chi ormai ha fatto dei social il suo ring personale. «Io a Rebibbia non ci vado. Scendo a Ivrea…», dice con sarcasmo. «Mi sveglio alle 4 del mattino. Faccio il fruttivendolo al mercato. Sono un papà. Ho avuto un Daspo per una manifestazione non autorizzata, ma il mio certificato penale è pulito. Se il consigliere tiene davvero alla sua città, spero di incontrarlo. Gli regalerò un chilo di mandarini…».
Mascia conferma che il presidio di venerdì sera alle 20.30 davanti alla stazione di Ivrea questa volta è stato autorizzato dalla Questura.
«Non siamo né sinistroidi né destroidi. Siamo solo persone stanche del degrado». E per chi lo accusa di nostalgie d’epoca, risponde come ha fatto in altri casi: «Le provocazioni funzionano. I reel col ventennio mi hanno fatto arrivare a 11 milioni e mezzo di visualizzazioni. E il braccio alzato era la sinistra...».
Il personaggio è noto. Residente a Settimo Torinese, ex candidato con la Lega alle amministrative del 2024, Mascia ha costruito un personaggio da giustiziere urbano, alternando video in canottiera mimetica a dirette contro criminalità, spaccio e degrado. Una narrazione virale che gli ha fatto guadagnare consensi, ma anche attenzioni poco gradite finite con un foglio di via e il divieto di rimettere piede a Torino per un anno.
Il motivo? Le sue “ronde notturne”, battezzate “Angeli del Bene”, che si aggiravano per i quartieri torinesi senza alcuna autorizzazione, in una sorta di mix tra cittadinanza attiva e cosplay da vigilante. Nei video, lui e i suoi “angeli” lanciavano slogan e citazioni tipiche dell’estrema destra, ridendo delle leggi antifasciste. Quando gli si ricordava la legge Scelba, rispondeva guardando in camera: «Non mi interessano le leggi antifasciste».
Ora ha scelto Ivrea. Una nuova tappa nella sua crociata social, tra reel, tricolori, uppercut e dirette da milioni di visualizzazioni. La sua presenza divide: c’è chi lo applaude e chi – come De Stefano – preferisce tenersi alla larga.
Insomma, venerdì sera la stazione di Ivrea sarà più affollata del solito. Non solo per i treni, ma per un presidio autorizzato che promette di far discutere. E forse anche per vedere se tra i presenti ci sarà quel consigliere che, almeno a parole, lo aspetta al varco.
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