Cerca

Cronaca

Il 17 porta "sfiga"! Settimo nel caos. Cittadini ostaggio. Tutta colpa di "Sedime", l'amico di Raso

Lavori stradali senza adeguate informazioni. Cittadini bloccati, imprecazioni al Municipio e il 17 che si conferma numero maledetto.

Il 17 porta sfiga, lo sanno anche i bambini. Lo sanno tutti, tranne l’assessore Alessandro Raso, che ha deciso di sfidare la sorte scegliendo proprio questa data per dare il via a qualche lavoretto sulla viabilità.

Geniale. Il risultato? Settimo Torinese paralizzata per un intero pomeriggio, automobilisti in ostaggio nel traffico, clacson impazziti e santi (dai Santi Pietro e Paolo a San Cristoforo) che volavano in lungo e in largo da un finestrino all'altro.

A nulla sono valsi cornetti rossi, amuleti e riti scaramantici: il destino era segnato.

Maria racconta la sua personale Via Crucis: “Un’ora e mezza di inferno. Sono partita da via Fornaci alle 15:30, sono arrivata in via Milano alle 16:30. Un viaggio infinito. Nel sottopasso, una fila interminabile. Via Leinì bloccata. Sembrava il giorno dell’Apocalisse. E la mia nipotina, poverina, fuori da scuola con la maestra ad aspettarmi. Incredibile.”

Drin, drin. Al telefono il consigliere comunale Giorgio Zigiotto ce ne racconta altre due.

Storie di ritardi e di imprecazioni in direzione Municipio, con il dito puntato all'assessore "impollinatore" e alla sindaca "chiacchierona".

“Ma perchè non hanno messo dei cartelli per avvisare dei lavori in corso a 1 km dai lavori, con le alternative?” s’indigna uno che è lì con Zigiotto. Tant'è!

Nel frattempo, Massimo doveva sostenere un esame di laboratorio.

Doveva, appunto. Perché a Settimo Torinese gli orari li decide il traffico, e oggi la città ha detto no.

In un comunicato ufficiale dell'Amministrazione comunale si legge che gli automobilisti erano invitati a scegliere percorsi alternativi.

Per la verità l’invito (diffuso solo su Facebook) è arrivato con la stessa puntualità di una cartolina natalizia spedita a luglio.

E tutto per cosa?

Per asfaltare la rotonda di via Cascina Nuova e corso Piemonte, dopo 6 mesi di attesa perché – testuali parole – il sedime stradale doveva assestarsi. Già, perché il "sedime" aveva chiesto di essere svegliato proprio di lunedì e proprio in un momento in cui i cittadini vanno a prendere i figli a scuola, guai a pensare ad un sabato e a una domenica.

"Ti ho detto di lunedì..." ha urlato il "sedime" a Raso e Raso ha detto "si signore!".

E che non si dica che nei festivi non si lavora perchè per la nuova caserma, se si potesse, l'impresa che se ne sta occupando, farebbe lavorare i propri operai anche a Pasqua e a Pasquetta.

Peccato che oggi, a riposare siano stati solo i cittadini bloccati in coda, prigionieri di un delirio che neanche in centro a Milano all’ora di punta.

In serata, il traffico è tornato scorrevole, i clacson si sono spenti e in Municipio qualcuno ha persino tirato un sospiro di sollievo. Ma la prossima volta, quando qualcuno proporrà lavori il giorno 17, consultare un esorcista… o almeno un calendario, soprattutto guai a fidarsi di Raso, perchè Raso, ormai s'è capito, non ne "rasa" una...

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori