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La città delle buche e il totale fallimento della sindaca Piastra

L’architetto Gian Luca Lepore documenta il disastro con un video: "Dicono che non ci sono buche, eppure guardate qua". Intanto l’amministrazione Piastra e la Patrimonio fanno finta di nulla

E poi c’è lui, l’architetto Gian Luca Lepore. Un cittadino qualunque, un cerchione distrutto e un telefonino pronto a immortalare quello che l’Amministrazione guidata dalla “visionaria” Elena Piastra continua a negare con ostinazione: le strade di Settimo Torinese sono un disastro. Un colabrodo degno di un paese in guerra. Da quando governa lei, sono diventate un incubo per automobilisti e ciclisti. Di chi è la colpa? Della sindaca e della Municipalizzata Patrimonio, gestita dall’amico Nino Daniel, che dovrebbe occuparsene ma evidentemente preferisce guardare altrove.

l'architetto

Questa mattina, l’architetto ha avuto la sfortuna di incappare in una delle tante voragini urbane.

Risultato? Cerchione distrutto, rabbia a mille e diretta social immediata. Perché se l’Amministrazione nega, i cittadini documentano. “Tutti dicono che non ci sono buche e invece guardate qua. Il cerchione è andato. Tutti diranno che vuoi dare la colpa alla sindaca. No, io la colpa la dò a chi continua a difendere questa sindaca, la giunta e la maggioranza. A chi difende questa gente e continua a dire che le buche a Settimo non ci sono e che le strade sono magnifiche… Tanti saluti e grazie”.

Un'osservazione impeccabile, che ha raccolto in pochi minuti il sostegno di altri cittadini stufi della narrazione surreale di Piastra & Co.. Perché chi vive davvero Settimo Torinese sa bene in che stato pietoso versano le strade, altro che opere di riqualificazione e fiorellini nelle rotonde. C’è chi ricorda i tempi in cui la città era decorosa, asfaltata e senza trappole mortali, ma erano i tempi di Giovanni Ossola. Ora invece, strade come via Fornaci sembrano reduci da un bombardamento, mentre altre vie sono crivellate da buche che fanno invidia alla superficie lunare.

Eppure, a ogni segnalazione c’è sempre l’ultras di turno pronto a ribaltare la frittata: “Potevi andare più piano” o “Le strade sono messe male ovunque”. Ah, beh, allora siamo a posto. Come se questo fosse un alibi per continuare a non fare nulla. Ma chi vive Settimo ogni giorno sa benissimo come stanno le cose: la giunta preferisce buttare soldi in iniziative di dubbia utilità, eventi di facciata e pubblicità piuttosto che investire in qualcosa di essenziale come la manutenzione,

Forse sarebbe più onesto ammettere il fallimento, installare cartelli a tutti gli ingressi della città con un avviso chiaro:

"Benvenuti a Settimo Torinese. Occhio alle buche, alla giunta e agli ultras della sindaca...”.

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