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Ivrea
18 Luglio 2024 - 17:17
Ivrea si prepara ad accogliere, a settembre, uno degli eventi culturali più attesi dell'anno: il 44° Open Papyrus Jazz Festival. La presentazione ufficiale dell'evento è stata fatta mercoledì 17 luglio nella suggestiva Sala Dorata del Municipio di Ivrea. Questa edizione del festival, uno dei più longevi del panorama jazzistico italiano, promette di essere un'esperienza indimenticabile per gli amanti della musica e delle arti.
"Certo - ha affermato provocatoriamente Massimo Barbiero, direttore artistico dell'Open Papyrus Jazz Festival - proiettare film porno è più facile. E' solo una provocazione per dire che scivolare sull'intrattenimento fine a se stesso è rischioso. Poi, tra gli eventi del Festival c'è anche Iannacci che è intrattenimento, ma intrattenimento di alto livello. Dietro devono esserci dei contenuti".
Il tema di questa edizione del festival, “La musica, la danza e le arti nella città dell'uomo”, si ispira al pensiero di Adriano Olivetti. Olivetti credeva fermamente che le arti potessero svolgere un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità della vita e nel promuovere valori etici e sociali. Egli affermava:
"La città che tu costruirai deve essere una città come quella che tu porti dentro di te. Puoi misurare una vocazione come l’idea viva di un fabbricatore”.
Questo concetto sottolinea l'importanza di creare spazi urbani che riflettano i valori morali e culturali della comunità, utilizzando la musica, la danza e le arti come strumenti per coltivare un senso di appartenenza e identità. Il festival, dunque, non è solo un'occasione per godere di spettacoli di alta qualità, ma anche un'opportunità per riflettere su come l'arte possa contribuire a costruire una società più giusta e armoniosa.
A spiegarlo è Massimo Barbiero: "Perché proprio questi pensieri di Adriano Olivetti riflessi su Ivrea e alcuni territori dove egli lavorò, devono essere riportati ai nostri giorni. Non c’era allora come non c’è oggi, una separazione tra queste riflessioni e la musica o le altre arti".
E non si parla di accessibilità passiva ai fatti: "La città di Adriano Olivetti rispecchia e riverbera proprio questi pensieri che si materializzano in queste terre. Non crediamo che l’interesse della riflessione olivettiana sia rivolta solo alla ricerca storica ma che possa essere un modello che ancora oggi ci possa illuminare. Perciò il festival Open Papyrus Jazz, accanto a un titolo, prevede un’apertura a tutti e una manifestazione che riflette il pensiero di Adriano Olivetti: Un festival deve avere un senso. La cultura, la musica, il jazz, si aprono in una città come Ivrea proprio come riflessione e analisi, anche in considerazione del fatto che ogni territorio possiede delle peculiarità da indagare, da scoprire e da “spendere” nelle azioni future".
"Tutto questo ha reso possibile la nostra manifestazione, con la profonda convinzione di fare cosa utile, di creare un modello che possa interessare la letteratura come l’arte o la musica, e proprio qui, a Ivrea, dove questa eredità viene considerata di interesse mondiale. La nostra manifestazione arriva oggi alla 44^ edizione per questo motivo: con l’intento di fare cultura, e per il benessere economico delle persone, per un sostegno alle famiglie, agli amici, e ai cittadini della nostra città".
Il festival è reso possibile grazie al contributo principale del Comune di Ivrea e, da quest'anno, anche dalla Fondazione CRT di Torino. Altri importanti sostenitori includono il Torino Jazz Festival Piemonte, il Casino della Vallée di Saint-Vincent, l'Associazione Gessetti Colorati e lo sponsor privato ISIS Papyrus, che supporta l'evento da oltre quindici anni. Tra gli enti collaboratori troviamo anche Discooccasione, l'Enoteca Vino e Dintorni, lo Spritz, la Villa Casana - Archivio Storico Olivetti e lo ZAC.
Il festival si svolgerà dal 2 al 13 settembre, con un programma ricco di eventi che spaziano dai concerti di grande richiamo alle performance di danza, dalle mostre alle presentazioni di libri, fino agli aperitivi in jazz.
2 settembre: Il primo evento si terrà presso Villa Casana, sede dell'Archivio Storico Olivetti. Protagonisti della serata saranno Markus Stockhausen, in trio con il percussionista Massimo Barbiero e la danzatrice Roberta Tirassa. L'evento, intitolato "4000 dances for earth", sarà introdotto dal giornalista, saggista e musicologo Franco Bergoglio. Stockhausen, noto trombettista solista, è apprezzato per la sua versatilità che spazia dalla musica contemporanea al jazz moderno.
6 settembre: Iva Bittova, violinista e vocalist della Repubblica Ceca, sarà l'ospite internazionale del concerto al Cortile del Museo Garda di Ivrea. Si esibirà con gli Enten Eller, che festeggiano 37 anni di attività. La Bittova è conosciuta per la sua originalità e ha collaborato con artisti di fama mondiale come Bill Frisell e Bobby McFerrin.
6 settembre: Sempre al Museo Garda, il secondo concerto della serata vedrà Paolo Jannacci omaggiare il padre Enzo Jannacci, con un'esibizione tra musica jazz e canzoni d'autore. Jannacci sarà accompagnato dalla sua band composta da Stefano Bagnoli, Marco Ricci e Daniele Moretto.
L'Open Papyrus Jazz Festival si conferma come uno degli appuntamenti più importanti del calendario culturale di Ivrea, offrendo un palcoscenico a grandi artisti internazionali e promuovendo la ricerca e la sperimentazione d'avanguardia. Con un programma vario e ricco di eventi, il festival promette di creare un legame profondo tra musica, arte e la città, celebrando la creatività e l'innovazione in un contesto storico e culturale unico. Non perdete l'occasione di partecipare a questa straordinaria manifestazione e di immergervi nell'affascinante mondo del jazz a Ivrea.
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