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SETTIMO TORINESE
27 Giugno 2024 - 06:00
Era il Patron per eccellenza. Franco Nocerino ci ha lasciato, aveva 73 anni appena compiuti. Originario della Campania, aveva riportato in auge Miss e Mister Settimo, portando il Gran Galà tra gli anni Novanta e i primi anni del Duemila a diventare una delle serate più belle dell’estate in città.
E’ mancato sabato notte, 22 giugno, all’ospedale di Loano, la località in cui si era trasferito da alcuni anni. Uno degli ultimi a sentirlo è stato Giovanni Pacilio, factotum della Pro Loco di Settimo, anche lui di origine partenopea. Una telefonata arrivata alle undici e mezza di notte del sabato precedente, 15 giugno, in cui il patron non aveva nascosto il suo sconforto per una diagnosi sfavorevole, un “brutto male”.
Era ricoverato in ospedale. Per lui, che era già stato operato al cuore, un peso immenso da sopportare nonostante avesse superato altri problemi di salute.
“Avevo cercato di tranquillizzarlo - dice Pacilio - gli avevo consigliato di riposare, di star su di morale che poi l'avrei chiamato il giorno dopo. Avevo cercato anche di sdrammatizzare, come facevamo di solito, ma lui era davvero scosso da questa brutta notizia. La mattina alle 10,30 ho provato a richiamarlo ma niente. Due, tre, quattro volte. Possibile che nessuno rispondesse? Ci hanno provato anche altri, ma nulla. Non abbiamo saputo più niente”.
Pacilio si era trovato negli anni a soccorrerlo parecchie volte durante le sue crisi di epilessia, un problema che si presentava di sovente. E al termine dell’edizione del Gran Galà, quando la tensione lasciava spazio alle ultime discussioni per un verdetto contestato dagli spettatori o per intoppi organizzativi, compariva l’ambulanza per soccorrere il patron.
“Diceva per ridere che ero il suo angelo custode - conclude Pacilio - a volte mi trovavo a dar consigli ai volontari della Croce Rossa che intervenivano per soccorrerlo perché ormai lo conoscevo e sapevo come fare. Gli volevo bene e come me anche altri”.
La prima edizione del concorso aperto ai ragazzi fece il botto con la vittoria di Gabriel Garko che nel 1990 era per tutti i settimesi Dario Oliviero.
L’anno successivo, Dario fu eletto “Il più bello d’Italia”, forse l’unico vero bello nazionale: nessuno mai come lui. E la storia di Garko era stata al centro di una puntata di Pomeriggio 5 nel febbraio 2016, condotta all’epoca da Barbara D’Urso, con il “Noce” prelevato a casa come una star dalle auto di Mediaset per raccontare quella grande carriera nel mondo dello spettacolo cominciata proprio a Settimo.
Un articolo pubblicato su "La Nuova" di Settimo, un giornale che non c'è più
“Dario Oliviero ha vinto all’età di 17 anni il primo titolo di Mister Settimo. E fu quella fascia che gli aprì le porte del concorso Il Più Bello d’Italia, in cui vinse nel 1991. - aveva spiegato il patron Nocerino ai microfoni della trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara D’Urso - Io ho cominciato ad organizzare questa manifestazione nel 1985 solo con le ragazze, poi nel 1990 decisi di coinvolgere i ragazzi. Per entrare a far parte del concorso bisognava avere le stesse doti che si richiedono in ogni tipologia di concorso. Io sono un talent scout e passando per l’isola pedonale di Settimo ho visto questo ragazzo alto 1 e 90, con un viso fotogenico e un portamento già elegante, di classe. Così un giorno l’ho fermato chiedendogli se voleva partecipare al concorso. All’inizio era diffidente, sosteneva che gli amici l’avrebbero sfottuto, io gli dissi di pensare a se stesso e infine accettò, vincendo anche il titolo”.
La storia del Gran Galà di Miss e Mister Settimo è stata travagliata: la piazza gli era persino stata negata poi però, grazie all’impegno del compianto sindaco Giovanni Ossola, il concorso di bellezza era ritornato in centro, nella piazza del Municipio, ad eccezione di due edizioni celebrate in piazza Campidoglio e una nella sala congressi del Record Hotel, in cui il patron aveva varato persino Miss e Mister Over 40. Aveva continuato a lottare e ad organizzare l’evento anche se era stato denunciato per sforamento dei decibel in orari non consentiti.
I commercianti di Incentro Settimo lo hanno sempre sostenuto, in particolare la gioielleria Del Vago ha sempre messo in palio i premi per i vincitori.
Perché il “Noce” ci credeva davvero nel Gran Galà: faceva il talent scout per le strade della città, poi avviava un mese prima la formazione delle concorrenti e dei concorrenti. Insegnava loro a camminare sulla passerella, prove su prove, persino coreografie di ballo per arrivare pronti a quell’appuntamento.
E infine, come per magia, piazza della Libertà si riempiva di gente curiosa dando ai ragazzi una serata di schietta notorietà, con annessi trucco, parrucco, abiti eleganti e costumi nuovi. Molti di quei concorrenti sono diventati amici, sono nate persino delle coppie stabili.
La Famija Setimeisa e la Pro Loco si davano un gran da fare per far diventare la piazza una distesa di tavolini ornati con tovaglie bianche. I posti si prenotavano con settimane d’anticipo e gli sponsor vivevano una serata elegante, divertente e ricca di spettacolo.
Era diventato uno degli appuntamenti più attesi dell'estate settimese.
Il Gran Galà ha visto sul palco alternarsi diversi comici e musicisti, diventati poi a loro volta famosi, come l’attore Franco Neri (Il calabrese di “Franco.. o Franco!”, star di Zelig e di altre trasmissioni televisive o film) e il compositore Henoel Grech.
“Era sempre pronto a sostenermi per farmi conoscere nella mia città - ricorda il compositore Henoel - Grazie anche a lui, ho avuto l'opportunità di esprimere la mia creatività e di presentare in piazza i miei primi lavori musicali, soprattutto durante il periodo delle Olimpiadi di Torino nel 2006. Custodisco nel mio studio le due targhe di premiazione che mi donò durante Miss e Mister Settimo, come riconoscimento alla mia carriera. Ma soprattutto ricordo le risate che abbiamo condiviso insieme. Franco aveva un senso dell'umorismo contagioso, le nostre conversazioni erano piene di scherzi, battute e aneddoti divertenti. Ogni volta che ci incontravamo, il tempo sembrava fermarsi. Non posso che ringraziarlo di cuore per la sua generosità”.
Oltre Garko, ci sono da evidenziare le vittorie di Vanessa Dazzan, finalista di Miss Italia nel 2005, e di Elisa Lombardo, protagonista nelle prestigiose sfilate di Moda Mare Positano nel 1996 su Canale 5. Nel corso degli anni, il patron Nocerino aveva condiviso il timone della conduzione con altri fra questi, Ingrid Di Corato, Elia Tarantino, Elisa Lombardo e Nello Moretti. "Avevamo litigato, ma poi non avevamo più avuto modo di chiarirci - ricorda Ingrid Di Corato - . Questo mi rammarica tanto. Era un po' pasticcione, però fondamentalmente solare e vulcanico".
Nocerino avrebbe voluto organizzare ancora la 25esima edizione per concludere in bellezza ma il tempo, le distanze e le condizioni di salute non gliel’hanno permesso.
Tra gli anni Ottanta e Novanta, era stato anche impegnato nel partito socialista con Ossola e poi in Forza Italia ma la politica non era il suo forte. Lo spettacolo, invece, sì: in una delle ultime edizioni, l’assessore alla Cultura Antonello Ghisaura aveva definito il Gran Galà come il più "amato e odiato della città".
Una definizione che raccolse consensi in piazza e suscitò un momento di leggerezza.
“E’ vero, sono odiato perché non ho mai tenuto in tasca niente - aveva detto Nocerino al nostro giornalenel 2021 - . Gli sponsor coprivano quasi tutte le spese e io destinavo incasso e avanzi di cassa in beneficenza”.
Il Gran Galà ha donato somme considerevoli all’Ugi, Unione Genitori dell’ospedale Regina Margherita, all’unità cinofila dei Vigili del Fuoco, all’associazione per la leucemia, per la distrofia muscolare e ad altre realtà impegnate nel sociale.
“Mai tenuto una lira in tasca - aveva concluso Nocerino dalla sua nuova residenza ligure - . Ora ho chiesto all’amico Dante Zanetti della Union Model di continuare ad organizzare il Gran Galà, ma cosa succederà adesso non lo so”. E infine: “Il Gran Galà nacque grazie alla signora Mariuccia del bar Lux a fine anni Ottanta - aveva ricordato - . Mi diede una spinta e mi buttò sul palco per presentare la prima manifestazione nel 1985. Quanti bei ricordi”. Lontanissimi. Ora più che mai.
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