Cerca

Brandizzo

Caso MD, spuntano altri audio shock : "Controlleremo quante volte andrete a pis*iare!"

La direttrice del punto vendita li mandava sul gruppo whatsapp dei dipendenti dove venivano girati anche tutti gli ordini di servizio

Di messaggi infarciti di ordini assurdi, parolacce e lesivo della dignità delle lavoratrici, non c'è n'è uno solo.

"Magari fosse stato solo lo sfogo del momento - raccontano le cassiere dello store Md di Stradale Torino a Brandizzo che questa mattina si sono riunite davanti al punto vendita per protestare. Tra loro ci sono anche quelle che un contratto non ce l'hanno più e quelle che non ce l'hanno fatta e si sono dovute licenziare.

"Di quei messaggi - racconta Francesco Sciarra del sindacato UilTucs di Ivrea - ne abbiamo una discografia completa. Tutti mandati sul gruppo whatsapp dei dipendenti".

Ascoltandoli vengono i brividi: "Controlleremo quante volte andrete a pis*iare - minaccia la direttrice spiegando che il bagno resterà chiuso a chiave e che per andare in bagno le direttrici dovranno passare a chiederla ai gerente.

Roba da scuola elementare: "Per andare in bagno dovrete andare dal gerente. Vediamo quanto tempo perdiamo ancora per fare queste uscite di cassa non autorizzate".

Questa mattina alcune di quelle cassiere si sono presentate davanti allo store di Brandizzo per raccontare le loro storie.

Sara Caglioti lavora in Md da 25 anni: "Ho iniziato a lavorare qui quando il punto vendita era ancora a Chivasso. Un anno e mezzo fa ci siamo trasferiti in questo nuovo store di Brandizzo. Ero stufa di vedere ragazzi in gamba, volenterosi e disponibili, trattati in quel modo".

I problemi sarebbero iniziati otto anni fa: "Esattamente quando è arrivata Luana Perna come direttrice. Abbiamo finito di vivere - racconta Sara -. Ed è stato proprio in quel periodo che ha preso la tessera del sindacato. Per anni abbiamo subito questo trattamento. La direttrice vietava alle cassiere di bere e non voleva che si sedessero in cassa. Ad aprile non ce l'ho più fatta e confrontandomi con Francesco Sciarra ho fatto intervenire il sindacato".

Questa mattina le lavoratrici hanno raccontato le loro storie e di come, lavorare in quel clima, fosse diventato impossibile.

Cinzia ha lavorato lì un anno soltanto, dal 17 aprile del 2023 al 31 marzo 2024. il contratto la direttrice non lo ha più rinnovato: "La contestavo per i metodi che aveva con noi - racconta - e me l'ha fatta pagare tagliandomi fuori. E' mancato il rispetto per noi donne. Da donna a donna non avrei mai immaginato che mi si obiettasse l'andare in bagno".

Quel famoso messaggio audio in cui vietava alle cassiere di andare in bagno, Cinzia lo ricorda alla perfezione: "Avrei dovuto fare il turno del pomeriggio, iniziando alle 14. Avevo l'ansia di venire al lavoro. Avevo paura di dire 'voglio andare in bagno'. Mi sentivo super controllata. Non siamo nel Medioevo, siamo nel 2024. Ho deciso di esercitare il mio diritto di contestare e dire che io non ci stavo a quelle regole assurde. La reazione è stata quella di mettermi tutti i turni di chiusura con orario 14-21".

A Cinzia il contratto non è stato rinnovato: "Sono una mamma e mi trovo senza lavoro. Forse perché non sono piaciuta a lei. Non lo so. E' una domanda che mi pongo dal 31 marzo".

Jasmine, invece, era riuscita ad ottenere il rinnovo del contratto: "Ma non ce la facevo più. Ero stufa di essere maltrattata. E' arrivata a dirmi: 'ti metto sotto la pressa'. Poi specificò che stava scherzando e che l'aveva fatto solo per tirarmi su. Per non parlare di tutte quelle volte che mi ha dato della capra. Che ci ha dato delle capre. Mi ha sgridata davanti ai clienti. Quel giorno sono scoppiata a piangere. Lavorare era diventato un incubo".

In uno degli audio mandati ai dipendenti del punto vendita si sente la direttrice sbraitare: "Jasmine, por*a di quella tr*ia, ma ci sei con il cervello nel punto vendita?".

"Il giorno che ho deciso di licenziarmi sono andata con mia mamma e il mio fidanzato. Ero al limite. Non ne potevo davvero più".

La direttrice Luana Perna ieri era nel punto vendita di Brandizzo, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni facendo riferire che non può per ordine dell'azienda.

Oggi, nello store di Brandizzo, c'erano due responsabili del gruppo, Marco Dellanna responsabile delle risorse umane e Daniele Antonicelli, responsabile dell'area vendite:

Non hanno voluto aggiungere nulla rispetto alla nota inviata ieri dal gruppo Md, confermando che c'è un procedimento disciplinare in corso nei confronti della direttrice.

Md Italia, stato di agitazione dopo il caso Brandizzo
Scatta lo stato di agitazione per i circa 9mila dipendenti di MD Italia, la nota catena discount presente sul territorio nazionale con oltre 800 punti vendita.

DI SEGUITO GLI AUDIO INTEGRALI

AUDIO 1

AUDIO 2

AUDIO 3

AUDIO 4

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori