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Reportage
05 Giugno 2023 - 01:00
Un sabato mattina in un’altra dimensione: tutto più lento, tutto più tranquillo, tutto più familiare.
Al bar, al Mini Market, in paese, si salutano tutti, c’è un’aria di comunità che si fa fatica a trovare altrove.
Per carità, questo non è il regno dei cieli e don Domenico Gatti ce lo dice chiaramente: “Tornassi indietro preferirei farmi frate e non parroco”. E perché? “Qui faccio una vita in completa solitudine”.
don Domenico Gatti
Dunque c’è l’aria buona ma gli abitanti sono poco meno di 1500. Di questi tanti sparsi nelle frazioni, nel centro cittadino (dove ci sono la maggior parte dei servizi) abitano circa 300 persone.
“Essere il Sindaco di un Comune, - racconta la Prima Cittadina Gabriella Mossetto - indipendentemente dal numero di abitanti, è complicato. I Comuni piccoli, però, hanno più difficoltà perché hanno meno personale e le incombenze sono le stesse dei grandi comuni. L’ufficio tecnico qui, per esempio, era oberato di lavoro, avevamo un solo dipendente che con il 110% si occupava sia del pubblico che del privato. Ora ci siamo attrezzati e abbiamo un dipendente e mezzo…”.
E per fortuna in questi piccoli comuni c’è ancora qualcuno che si candida...
“È il mio secondo mandato, - continua la Sindaca - sono in amministrazione dal 95, un percorso lungo. Ad un certo punto ho fatto una lista mia, sono stata per due mandati in minoranza e poi abbiamo vinto le elezioni. Ho sempre creduto nel paese, in una realtà dove sono cresciuta. La campagna per me è un punto di riferimento notevole”.
La Sindaca di Sciolze. Gabriella Mossetto
Si arriva, poi, ai servizi, cosa manca e cosa c’è...
“La mancanza più grossa - spiega Mossetto - è sicuramente il trasporto pubblico, ho ricevuto proprio qualche giorno fa un’altra lettera di Gtt su nuovi tagli. Il nostro è uno dei territori più vasti della collina, come estensione, ma comunque devo dire che abbiamo la farmacia, la pettinatrice, due ristoranti, due bar. C’è l’ambulatorio medico, Sciolze ha tre medici, c’è l’ufficio postale. Abbiamo anche i prelievi del sangue, tutti i lunedì”.
E il prelievo dei soldi in contanti? Una chimera.
“Abbiamo fatto richiesta - precisa la Sindaca - alle Poste per il bancomat, siamo stati presi in carico in pieno lockdwkn. L’iter però è lungo… Continuerò a battermi”.
Per fortuna, però, ci sono i pagamenti elettronici, è così che pagano gli avventori che arrivano da fuori.
“Il nostro - racconta la Sindaca - è un comune turistico, si sono sviluppati bed and breakfast e ora c’è anche l’ospitalità rurale. Un sistema un pochino meno problematico a livello di strutturazione e permessi. Qui abbiamo un pezzettino di via Francigena, il Cammino di Don Bosco, sentieri che attirano persone. La Locanda delle Marionette, per esempio, che ha quasi sempre ospiti stranieri. Forse servirebbero più spazi di accoglienza”.
Il centro del paese
Parliamo di un’area molto vasta.
Tra frazioni e case sparse Sciolze si può dividere in 12 “borghi”, alcune zone confinanti con Moncucco, altre Rivalba. Sciolze ha la stessa estensione territoriale di San Mauro Torinese con 1492 persone, a San Mauro abitano quasi 20 mila persone.
Ed è proprio qui in mezzo che, purtroppo, arriva anche il traffico pesante.
“Il passaggio dei Tir - spiega Mossetto - è un grossissimo problema. I navigatori che usano gli autisti sono per vetture e non per camion. Il navigatore per i tir ha un costo, usano quello per le auto che da indicazioni che non sono giuste. Loro hanno tempi molto stretti e quindi pensando di tagliare passano per la collina. A volte si incastrano in paese e la città resta chiusa per mezza giornata. Altre volte si sono bloccati in Valle Garavaglia dove non ci stavano nemmeno le ruote dei camion. Oa c’è la Polizia della Città Metropolitana che agirà su questo problema, cercano di fare il più possibile. Qui c’è bisogno di una gronda, una tangenziale est, è fondamentale avere uno svincolo di quel tipo sul nostro territorio, unirebbe chierese e collina torinese”.
Qui, in mezzo alla natura, c’è anche chi investe.
Manuela e Luca, gestori del Minimarket, l'unico "supermercato" della città
“Noi siamo qui da ottobre, - raccontano Luca e Manuela - il locale lo conoscevamo da tempo. Sciolze ci è piaciuta subito. Il vecchio titolare, Mario, ha deciso di andare in pensione e fare il nonno, era stanco, noi invece aveva voglia di fare. Siamo parecchio soddisfatti di questi primi mesi, abbiamo avuto un riscontro positivo tra gli abitanti. Siamo contenti di portare un punto di ritrovo per il paese, noi siamo aperti tutti i giorni tutto il giorno. Qui si fermano anche ciclisti e motociclisti che fanno una sosta. Passano anche i turisti. È una meta molto battuta”.
Facciamo un salto, poi, proprio dove i turisti vanno a dormire: La Locanda delle Marionette (in foto).
“Siamo aperti - racconta la titolare, Cristina - dal 2005, lavoriamo con le camere, abbiamo un bed and breakfast, lavoriamo con tanta gente che ci conosce. Arrivano persone dal Giappone, Europa, a volte anche dall’America, dall’Argentina. Non vengono per i sentieri, credo vogliano visitare Torino ma non stare in città”.
Cristina, Locanda delle Marionette
In città c’è anche chi si spende per dare una mano ad anziani e persone in difficoltà.
“Da alcuni anni - ci racconta Gabriella Roccati, Caritas - facciamo un soggiorno montano a Martassina nelle Valli di Lanzo, una volta durava 15 giorni, ora dura solo una settimana. Andiamo in una casa attrezzata per persone in difficoltà. Facciamo attività di ricreazione, gioco, momenti di preghiera, la messa. Li portiamo nei paesi vicini, al Pian della Mussa a fare delle piccole gite. Andiamo a prendere un caffè al bar, mangiamo la polenta, facciamo gli apertivi. Sono persone di Sciolze e qualcuno di Rivalba”.
Gabriella Roccati, Caritas
L’ultima lettura ce la dà Luca Bannò, consigliere di minoranza.
“Mancano alcuni servizi qui, è vero, - interviene - mancano supermercati e ristoranti anche se ce ne sono due che funzionano benissimo. Però quando ti svegli al mattino e vedi tutto questo verde è bellissimo. Qui ci conosciamo tutti, siamo quasi tutti amici. Qualunque cosa uno abbia bisogno chiama e va dal vicino. Viviamo meglio della città dove tutti vivono in condominio ma non si parlano nemmeno”.
E non è tutto, qui c’è anche il tartufo!
Luca Bannò, consigliere di minoranza e tartufaio
“Qui siamo nel basso Monferrato, - continua Bannò - al confine con l’astigiano e quindi è una zona di tartufi, a Rivalba si fa la fiera del tartufo. È una zona che non è ricchissima ma c’è una buona quantità di tartufo bianco. Io vado a cercarlo, ho diversi cani”.
La vista sulla collina
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