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Chivasso
25 Maggio 2023 - 21:39
Che cosa serve per realizzare un passaggio pedonale?
Un metro, una latta di vernice (possibilmente spray) e un paio d’ore di lavoro.
Due ore sono troppe? Probabilmente anche sì.
E pensate che a Chivasso, per realizzare un passaggio pedonale nella centralissima via Siccardi, c’è un residente che sta scrivendo da tre anni a questa parte agli uffici di Palazzo Santa Chiara.
Avete capito bene: tre anni.
Tre anni e un’infinità di corrispondenza, segnalazioni a cui sono arrivate risposte solo in principio, nel febbraio 2020. E poi più nulla.
Tre anni e una comunicazione praticamente mono-canale: ossia, dal cittadino al Comune e stop.
La zona dove Mauro Calzi chiede la realizzazione di un attraversamento pedonale
Eppure gli uffici di Palazzo Santa Chiara non sono poi così distanti dal condominio di via Siccardi dove vive Mauro Calzi, pensionato chivassese che ne sta facendo ormai una questione di principio.
“Si chiede nuovamente al Comune di realizzare un passaggio pedonale definitivo che attraversi via Siccardi e l’incrocio sul piazzale del Movi Centro, visto che viene utilizzato abitualmente dai ragazzi che vanno a scuola”.
E’ quello che ha scritto in un’ennesima segnalazione rimasta lettera morta.
Mauro Calzi e il consigliere comunale Bruno Prestìa
“Abitiamo nel palazzo in punta alla via e uscendo non abbiamo un attraversamento pedonale per andare dall’altra parte della strada. L’angolo sulla piazza del Movicentro è cieco, la gente svolta e va veloce: ci sono persone che sono già anche state investite!”. Niente!
E quindi? Che fare?
Percorrendo via Siccardi e andando verso la rotonda del Movicentro, chi esce dai palazzi in punta alla strada non ha degli attraversamenti pedonali disponibili, anche perché le uniche strisce presenti (gialle) sono in cancellazione.
“Come fanno i ragazzi che escono da scuola ad attraversare per andare in stazione? Ho chiesto al Comune se si potessero mettere dei dossi, ma mi hanno detto che fanno troppo rumore e darebbero fastidio - afferma racconta Calzi - la seconda volta, ho chiesto di mandare agenti in borghese o mettere una telecamera: qui c’è un limite dei 30 km/h ma non lo rispetta nessuno. Gli attraversamenti non ci sono e le macchine non vedono i passanti”.
Questa mattina Calzi è sceso in strada per manifestare la sua indignazione verso il silenzio dell’amministrazione comunale del sindaco Claudio Castello.
“Due strisce sindaco, due strisce pedonali… - ha concluso -. Che faccio, me le disegno io?”.
Insieme a lui il consigliere comunale Bruno Prestìa.
“E’ ora di dare una risposta a questo cittadino che semplicemente chiede di mettere in sicurezza un tratto di via pericoloso per lui, i tanti ragazzi dei licei che passano di qui e i numerosi residenti della zona”, afferma Prestìa.
Chissà che qualcosa, finalmente, si muova. Pardon, venga disegnato in strada.
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