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Brusasco

La "palestra fantasma", costata un sacco di soldi e mai utilizzata

Inaugurata un anno e mezzo fa, nel giorno delle elezioni, oggi è ancora inutilizzata. Cerchiamo di capire perché

Per il sindaco Giulio Bosso è “una patata bollente” che s’è ritrovato tra le mani il giorno dopo la sua elezione e che avrebbe fatto a meno di ritrovarsi. 

Avrei preferito avere cento mila euro in più nell’avanzo di amministrazione”, dice il primo cittadino brusaschese.

Per l’onorevole Carlo Giacometto, consigliere comunale di opposizione, è la “Salerno-Reggio Calabria di Brusasco”, un simbolo di un’incompiuta.

Per l’attuale dirigente scolastico Giuseppe Graziano, un qualcosa di cui la responsabilità è del Comune e di cui la scuola fa benissimo a meno.

Per l’ex sindaca Luciana Trombadore un’opera che meriterebbe di vedere la luce, per cui ha raccolto 200 firme ma non ha avuto risposta dal Comune e che, non si spiega come mai, oggi non viene utilizzata.

Parliamo della tensostruttura realizzata dall’amministrazione di Trombadore appunto all’interno del cortile dell’Istituto Comprensivo di Brusasco, là dove c’era un campetto per giocare a calcetto.

Il 4 ottobre 2021, giorno di elezioni, la tensostruttura venne inaugurata dall’ex primo cittadino.  

Costata 203.000 euro, non è mai stata utilizzata. Perché?

Siamo andati a chiederlo alla direzione scolastica, al Comune - nel frattempo è cambiata l’amministrazione e il sindaco oggi è Giulio Bosso - all’onorevole Carlo Giacometto e alla stessa ex sindaca Luciana Trombadore.

Le risposte integrali in un video pubblicato sul canale YouTube del giornale La Voce.

Interessanti i diversi punti di vista.  Sicuramente, oggi, quello che conta di più è il parere del sindaco Giulio Bosso e della sua amministrazione. Non foss’altro perché ogni decisione sul futuro della “palestra fantasma” dipende da lui.

Non abbiamo il rispetto delle norme di sicurezza per poterla aprire - spiega l’attuale sindaco di Brusasco -. Non abbiamo l’allacciamento agli impianti elettrici e termici, in più la tensostruttura presenta situazioni di pericolosità per i potenziali fruitori. Come ad esempio gli ‘scalini’  lungo i bordi o i tiranti non protetti”.

Insomma, attualmente non è utilizzabile. 

Con la cognizione del buon padre di famiglia, prima di aprire questa struttura bisogna che sia necessariamente sicura - aggiunge Bosso -. E’ ubicata nel cortile scolastico e non è mai stata richiesta dalla scuola: avrebbe avuto un senso se fosse stata realizzata in un altro luogo, magari dove ci sono gli impianti sportivi, che è sempre nelle vicinanze della scuola. Di sicuro aprila oggi non è fattibile nemmeno per quanto riguarda i costi di gestione: tra luce e riscaldamento, sarebbero necessari almeno 10 mila euro al mese. Una spesa folle per il nostro bilancio”.

Il nostro obiettivo - conclude il sindaco - è quello di riuscire in qualche modo a mettere  in funzione la tensostruttura, non dov’è oggi, in un’area più idonea così che possa essere utilizzata da tutti, anche da cittadini e associazioni. Abbiamo partecipato a due bandi per ottenere i finanziamenti necessari allo spostamento. Se arriveranno le risorse, si potrebbe anche aprire prima della fine del nostro mandato”.

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