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21 Dicembre 2022 - 16:23
C'è un luogo dove storie di animali e quelle di persone si intrecciano. Un rifugio dal passato. Una prospettiva per il futuro.
L'Oasi degli Animali, racchiude tutto questo in un carico di emozioni che solo chi è stato qui può comprendere. E' come se sulla cuccia di questi cani arrivati da ogni parte d'Italia e d'Europa, ci fosse scritto "Da ora in poi...".
Storie difficili di abbandono, di maltrattamenti, di randagismo, trovano rifugio nell'amore dei volontari che qui si occupano di loro, in attesa del calore di una casa.
https://www.youtube.com/watch?v=OO_bueR3t38&ab_channel=GiornaleLaVoce
L'Oasi degli animali, nasce nel 1995 come pensione per cani e gatti e solo recentemente è diventato un rifugio. Si trova alle porte di Torino, ad Alpignano in via Caselette 71.
"Abbiamo iniziato ad ospitare dei cani che le associazioni ci segnalavano - racconta Ilaria, da due anni volontaria presso questa struttura -. Ed ora siamo un rifugio. Le richieste di aiuto sono moltissime. Fortunatamente anche le adozioni lo sono. Ma ci sono momenti, come questo, in cui tutti i box sono occupati e la necessità di trovare casa a questi amici è più forte che mai".
Si stima che ogni anno in Italia vengano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani. Più dell'80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.
Ed è per questo motivo che intervengono le associazioni. Per salvarli dalla strada. Ma poi entrano in gioco i rifugi che li ospitano cercando una casa che li accolga.
In vista del Natale, l'appello dell'Oasi è chiaro: "Non comprate cuccioli ai vostri bambini. Adottatene uno dandogli una prospettiva di vita futura".
E qui ce ne sono davvero di tutte le età e di tutte le taglie. Ma non basta scegliere, la selezione di una nuova famiglia è molto accurata.
"Dobbiamo ridurre al minimo il rischio che l'assegnazione non funzioni e che questi cani vengano riportati indietro".
Si studia bene il carattere di ogni singolo cane e si traccia un suo profilo di compatibilità con un certo tipo di nucleo familiare anziché un altro; sull'ambiente più idoneo ad ospitarlo, sulle relazioni con gli altri animali.
"Ognuno di loro ha un'indole che li rende adatti o meno ai bambini, a convivere con altri cani o animali, a vivere in un appartamento o in spazi all'aperto. E in più si valutano le dinamiche che si vengono a creare durante la conoscenza qui all'Oasi. Chi vuole adottare viene chiamato più volte. In media tre. Poi si valuta".
Uno dei cani più rappresentativi dell'Oasi è nonno Lucky.
Ha 12 anni ed è in assoluto il cane che è da più tempo ospite del rifugio. La sua è una storia di abbandono
"E' entrato in pensione - racconta Anna -. I proprietari dovevano venirlo a riprenderlo, ma hanno avuto problemi e non sono più tornati. Lucky è qui con noi da una decina di anni".
Poi c'è Leon che ha 6 anni ed una storia travagliata, di maltrattamenti.
"Leon era un cane di proprietà - racconta Giulia, una delle volontarie dell'Oasi -. Veniva lasciato sempre fuori, legato ad una catena molto corta e senza nemmeno una cuccia a disposizione. Un incubo dal quale è uscito grazie a ripetute segnalazioni che hanno portato all'intervento delle guardie zoofile che sono riuscite ad ottenere una rinuncia alla proprietà del cane, strappandolo da quella situazione".
Leon vive un grosso disagio, che non lo rende certo meno affettuoso.
"E' un cane ipovedente. Probabilmente non è nato così. La sua malattia è stata cagionata presumibilmente da un trauma".
Sky, invece, è un cane che arriva dall'Albania.
"Era un randagio - racconta Lucia che è un'educatrice cinofila che presta servizio all'Oasi come volontaria -. E come tutti i cani randagi non ha tanta stima degli esseri umani. E' un cane che ha trovato delle strategie. Ha grande bisogno di una referenza. Può dare molte soddisfazioni perché è un cane pastore. Se trova la persona giusta è un cane che si lega moltissimo".
Iron, invece, è arrivato dalla Sicilia. Ha perso un'occhio a causa di un'infezione, ma non la grinta.
"Ha meno di un anno - racconta Angela -, ha 10 mesi. E' un cane adorabile. Estremamente docile e va benissimo anche come prima esperienza. Va molto d'accordo con gli altri cani, anche con i cani maschi. Iron è molto giocherellone. Un cane formidabile".
E poi c'è Sally, 7 anni.
"Sally è arrivata al rifugio mesi fa - spiega Ilaria -. Era randagia sul territorio. Qui era in box con il suo compagno che era arrivato con lei. Poi lui è stato adottato. Lei, invece, è ancora nel rifugio. Avrebbe voglia anche lei di andare a casa. Ha bisogno solo di tanto amore".
Per adottare uno degli ospiti del rifugio, è possibile consultare la pagina delle adozioni e prendere contatti con i responsabili dell'Oasi.
Per informazioni: Potete contattarci al 3899362371 tutti i giorni dalle 11 alle 19, oppure scriverci una mail a info@canileoasi.it.
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