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Galera e dintorni

Garante, mi dà due etti di speranza? 

Vita nel carcere di Ivrea

CARCERE di ivrea

CARCERE di ivrea

Credo di essermi svegliato a questo punto, ieri notte, mentre, con il grembiule da salumiere mi vedevo indaffarato ad affettare un prezioso rotolo di salame cotto con una di quelle meravigliose macchine rosse a manovella che si vedono nei filmati dei salumai sui social. In effetti mi ero messo a letto con la testa pesante. Mentre i ripensavo agli incontri della giornata. Non riuscivo  a venire a capo al silenzio a cui mi aveva costretto il solito B. P.  alla fine di un lungo colloquio.

Da mesi mi chiede aiuto, chiede aiuto a tutti! E, anche se tutti lo ascoltano, (come si fa a non ascoltarlo, caciaroso com’è) non è ancora riuscito a trovare requie. Vorrebbe uscire in permesso, ha anche trovato una ospitalità, ma il giudice di sorveglianza ha risposto picche, per ora. Ma non importa, una volta fuori non saprebbe dove sbattersi. Ecco. Mi racconta.

 “Io ho trenta anni. Sono arrivato a 17 anni qui in Italia. Al mio paese lavoravo la terra, non ho mai rubato. Lo giuro! Poi qui sono entrato in un giro.”

Dicono tutti cosi!

“Sì, sì;  ho cominciato a rubare, mi hanno preso; ho fatto due anni, poi sono uscito e ho ricominciato! Mi hanno preso di nuovo dopo aver spaccato  una serranda nella tabaccheria em i hanno dato anche la rapina.”

Qui facciamo notte! non mi sembra che poi anche in galera sia andato tutto bene!

“Si, ho fatto u po’ di casino: c’era il Covid avevo saputo che mia mamma era malata… Ma il problema resta. Io adesso fra 18 mesi esco e non conosco nessuno. Sono senza un lavoro, ho solo fatto il contadino. Dove vado? Al mio paese, se lavoro la terra con mia madre al massimo tiro su trecento euro. Da qui dentro non conosco nessuno, non so dove andare ad abitare. Ho sbagliato; ma un po’ di  aiuto dopo sette anni di galera, chi me lo da?”

L’altra sera guardavo anch’io nella vuota finestra di B. P. e non vedevo nulla. Il comune, i servizi sociali, la Caritas, qualche brava persona? Si!  Tutti questi dovrebbero -  in teoria - avere una risposta. Ma non li vedo sul pezzo. 

Magari hanno accesso a possibili finanziamenti, magari ci sono cooperative con i progetti già  finanziati, magari… magari …

Ma io vorrei, adesso, davvero affettare e buttare lì sulla bilancia almeno mezzo chilo di speranza e chiedere: “Cosa faccio, lascio?”

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