La boxe da molte primavere ormai è parte integrante della vita di Alessio Furlan. Classe 1976 di Rocca Canavese, l’attuale insegnante di pugilato della Skull Boxe Canavesana è riuscito nell’intento di far diventare la sua più grande passione sportiva una professione. Dopo una carriera da pugile dilettante contraddistinta da buoni risultati, Furlan nel 2001 ha compiuto il grande salto nel professionismo: per 13 lunghi anni il canavesano ha combattuto sui ring di tutta Europa, iscrivendo il proprio nome nella storia di questo sport tanto duro e faticoso quanto amato da chi lo conosce da vicino. I numeri della carriera del “Guerriero”, questo il suo soprannome da agonista, non rispecchiano appieno quanto fatto: certo, 27 vittorie, 5 pareggi e 18 sconfitte su 50 match da professionista rappresentano un palmares invidiabile, ma la conquista del Titolo Italiano dei Pesi Superwelter nel 2004 e della cintura di campione del Mediterraneo IBF di categoria l’anno successivo da sole bastano a comprendere la reale portata delle imprese agonistiche compiute. Ovunque abbia combattuto, dall’Italia alla Danimarca, dalla Germania all’Irlanda, per finire con la Svizzera e la Polonia, Furlan si è fatto apprezzare dal pubblico per la sua grinta e il suo grande cuore, che gli ha permesso di mettere al sicuro vittorie prestigiose e vendere cara la pelle al cospetto di alcuni tra i migliori pugili del ranking mondiale. Appesi i guantoni al chiodo, Furlan non si è mai allontanato dal pugilato, anzi si è dedicato anima e corpo alla crescita dei suoi allievi alla Boxe Canavesana, sodalizio che da questa stagione si chiama Skull Boxe Canavesana. Anche da tecnico non sono mancati i risultati di prestigio, tra cui la medaglia d’argento ai Campionati Italiani Schoolboy 2011 con Paolo Di Norscia ed il bronzo ai tricolori Schoolboy 2012 con Manuel Sculco, oltre a numerosi titoli regionali e partecipazioni ai Campionati Italiani Assoluti. La storia di Furlan è ancora tutta da scrivere, ma quanto fatto in tutti questi anni sarà come un giovane cipresso legato ad un palo: quest’ultimo resterà saldamente conficcato nella storia dello sport e il cipresso sempre giovane nella memoria degli appassionati di boxe.
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