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Rugby Mixed Ability
28 Giugno 2025 - 13:08
Capitan Giulia Ponzio e Stefania Bianco festeggiano la conquista del titolo mondiale
Una trasferta indimenticabile quella affrontata nei giorni scorsi dal Chivasso Rugby Onlus a Pamplona, in occasione del Campionato Mondiale di Rugby Mixed Ability. La squadra femminile delle Harlequeens, composta da giocatrici di Chivasso e San Sebastiano da Po, ma anche di Roma, Padova, Brescia, San Mauro Torinese, Volvera, Torino, Alessandria e Parabiago, si è laureata con merito campionessa del mondo.
La consegna della coppa alle agguerrite Harlequeens
Alla sua seconda esperienza iridata, dopo il secondo posto ottenuto all'IMART - l'International Mixed Ability Rugby Tournament di Cork nel 2022, le Harlequeens hanno sbaragliato l'agguerrita concorrenza classificandosi al primo posto assoluto e salendo così in cima al mondo. Una grandissima soddisfazione per Stefania Bianco, eletta nel 2022 miglior giocatrice del Campionato Mondiale di Rugby Mixed Ability e quest'anno premiata come mvp della sfida contro l'El Salvador Rugby, Gaia Chiapino, miglior giocatrice della sfida del girone di qualificazione contro il Worcester Rugby, Camilla Papeo ed Eleonora Benedetto del Rugby San Mauro, Mikaela Comazzi, Silvia Gai, Gaia Luoni, Cristina Pirrello, capitan Giulia Ponzio, Ilaria Reverso Peila, Sofia Romano e per tutte le altre giocatrici azzurre.
Gaia Chiapino del Chivasso Rugby Onlus protagonista al Campionato Mondiale di Rugby Mixed Ability
Dopo aver affrontato le Sudamerica XV, le Schilde Diabolocos e le inglesi del Worcester Rugby nella fase a gironi, conclusa in modo trionfale, le Harlequeens si sono imposte nei quarti di finale sulle padrone di casa di El Salvador Rugby con il punteggio di 17-5, sbloccando la partita nel secondo tempo. In semifinale, Ponzio e compagne hanno affrontato e sconfitto per 27-22 le ostiche canadesi dell'Oshawa Vikings, staccando così il biglietto per la finalissima iridata contro le gallesi del Merced Cymru, nella quale si sono letteralmente superate conquistando il successo e laureandosi così campionesse mondiali di Rugby Mixed Ability.
Le Harlequeens hanno portato l'Italia sul tetto del mondo
Enorme la gioia e la soddisfazione di tutta la delegazione italiana, con il CROn grande protagonista. Poco importa se le due squadre maschili dell'Italia Club Est e Ovest hanno superato i gironi e di qualificazione poi sono state eliminate nella fase ad eliminazione diretta, classificandosi entrambe tra la nona e le sedicesima posizione. In un appuntamento come il Campionato Mondiale di Rugby Mixed Ability è importante esserci, far vivere a queste ragazze e questi ragazzi un'esperienza indimenticabile, all'insegna dello sport, dell'inclusione, della condivisione, della festa e dell'incontro con realtà provenienti da ogni parte del mondo.
Camilla Papeo ed Eleonora Benedetto del Rugby San Mauro insieme ad Aldo Roggero del Chivasso Rugby Onlus
Questo è il Rugby Mixed Ability, disciplina sportiva in cui ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva o fisica giocano fianco a fianco con ex giocatori professionisti, amatori o semplicemente appassionati di questo nobile sport. Manifestazioni internazionali come l'IMART sono solo la conferma di come lo sport inclusivo farà sempre più parte dell’educazione del futuro e passo dopo passo cambiare in meglio la società in cui viviamo generando un mondo senza barriere.
Alla seconda partecipazione al Mondiale le Harlequeens sono salite sul gradino più alto del podio
Roberto Belliero, il presidente del Chivasso Rugby Onlus, è al settimo cielo: "Voglio fare i complimenti alle ragazze, che alla seconda partecipazione al Mondiale hanno conquistato il titolo iridato. Quest'anno siamo riusciti a coinvolgere realtà di tutta Italia, dal Piemonte al Lazio passando per la Lombardia e il Veneto, e prima di partire per la Spagna hanno disputato qualche allenamento insieme, riuscendo così a conoscersi meglio e testare gli schemi di gioco. Durante il torneo hanno affrontato squadre più coese e affiatate, ma ci hanno sempre messo la faccia, hanno superato le difficoltà senza mai tirarsi indietro".
I giocatori del CROn al Campionato Mondiale di Rugby Mixed Ability con l'Italia Club Ovest
Dal 2009 il CROn lavora incessantemente con costanza e passione per allargare il bacino dei giocatori e delle giocatrici e far conoscere sempre più questo sport: "Abbiamo seminato tantissimo, instaurando rapporti con squadre e realtà di tutta Italia e stiamo raccogliendo i frutti di quanto fatto. La difficoltà maggiore è reperire nuovi giocatori, ragazzi e ragazze diversamente abili che vogliano mettersi in gioco e provare uno sport così affascinante, ma altrettanto duro sia a livello fisico che mentale. Il nostro obiettivo è far fare loro dello sport, portandosi a superare limiti inizialmente neanche immaginati e ad affrontare le loro paure".
Giulia Ponzio e Stefania Bianco, due pilastri delle Harlequeens
Da un anno e mezzo circa il Chivasso Rugby Onlus è di casa nell'impianto sportivo del parco Luigi Einaudi di San Mauro Torinese, ospitato dal Rugby San Mauro. Lo stesso Belliero commenta così la scelta di allontanarsi da Chivasso: "Da una parte avevamo la necessità di poterci allenare la sera e non solo il sabato mattina, dall'altra ci mancava enormemente la componente socializzante, una club house in cui dopo aver giocato e sudato insieme potersi sedere e mangiare qualcosa in compagnia. Il rugby si basa molto su questo aspetto e soprattutto per i ragazzi e le ragazze diversamente abili questo mondo è una grandissima scoperta, con un impatto socializzante immediato. A San Mauro Torinese abbiamo trovato un'ottima accoglienza e tutte le persone che gravitano attorno al Rugby San Mauro sin dal primo momento ci hanno fatto sentire a casa. E' molto importante per tutti noi".
Il Chivasso Rugby Onlus in una foto d'archivio insieme all'ex pilone azzurro Martin Castrogiovanni
Roberto Belliero sottolinea infine l'importanza di riuscire a partecipare ad un evento internazionale come il Campionato Mondiale di Rugby Mixed Ability: "Questo torneo che si ripete ogni tre anni è l'unico momento di confronto vero con tutte le altre realtà mondiali e per la quarta volta siamo stati presenti. Ci dà la possibilità di farci conoscere e di accendere i riflettori su di noi. Ci auspichiamo che la vittoria del titolo mondiale ci dia ancora più visibilità e convinca tante persone ad avvicinarsi alla nostra realtà sia come giocatori sia come facilitatori. Il nostro obiettivo principale è coinvolgere sempre più ragazzi e ragazze diversamente abili e strutturarci per ridare via alla parte giovanile, che negli ultimi anni abbiamo dovuto abbandonare per mancanza di istruttori".
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