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Rugby

Insieme verso il futuro

Il più antico club italiano di rugby ha svelato il progetto di rinnovamento societario

Arianna Scavone e Maurizio Cremonini

L'avvocato Arianna Scavone con il presidente del VII Rugby Torino Maurizio Cremonini

Il VII Rugby Torino guarda al futuro con lungimiranza. Nel tardo pomeriggio di giovedì 13 febbraio, presso la Sala Levi della Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, l’associazione sportiva gialloblu guidata dal presidente Maurizio Cremonini ha presentato il progetto di rinnovamento societario che vedrà il passaggio formale da ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) a SSD (Società Sportiva Dilettantistica). Una scelta quasi obbligata, determinata dalla necessità di far fronte alle devastanti difficoltà emerse per tutto il tessuto associazionistico sportivo con l’avvento del Covid-19 e, al tempo stesso, dalla volontà di dare continuità manageriale alla società, acquisendo nuove risorse e spostando l’asticella sempre più in alto.  

Maurizio Cremonini

Maurizio Cremonini ha fatto gli onori di casa in occasione della presentazione del progetto di rinnovamento societario targato VII Rugby Torino

Un forte senso di appartenenza è insito nella storia di questo sodalizio, nato nel lontano 1910 come Rugby Club Torino e fortemente radicato sul territorio. Tornato in serie A nel 2016, a 42 anni di distanza dalla precedente apparizione nel campionato nazionale, il VII Rugby Torino veleggia oggi nel livello semi-professionistico del rugby italiano, ma ha l’ambizione tra qualche anno di approdare nel TOP 10, l’apice dei campionati italiani di rugby. Per raggiungere questo traguardo, però, è necessario allargare la base e perseguire ancor di più lo scopo sociale di questa disciplina sportiva: solo con il sostegno della comunità della palla ovale e, più in generale, di tutta la comunità settimese si può spiccare definitivamente il volo.  

Eccellenza, sostenibilità, family feeling e reputazione: queste le parole d’ordine del VII Rugby Torino che punta ad essere sempre più competitivo, a far crescere il vivaio, ad essere una referenza nel contesto rugbistico e, soprattutto, a sviluppare progetti innovativi e promuovere le relazioni con le comunità locali. Un punto cardine, imprescindibile, fondato sul modello argentino tanto caro ad Alejandro Eschoyez, vice allenatore della prima squadra gialloblu al fianco del neozelandese Regan Sue e tecnico delle giovanili.

Alejandro Eschoiez

L'argentino Alejandro Eschoyez, vice allenatore della prima squadra, insieme al responsabile della comunicazione gialloblu Maurizio Barberis

Un ruolo cardine in quest’ottica lo recitano i progetti di supporto scolastico a corollario delle attività sportive, come il Rugby nelle Scuole, capace di coinvolgere ben 3600 ragazzi di 192 classi e 10 scuole medie inferiori e superiori in attività di formazione, il Progetto Accademia e il Progetto Athena, da cui escono autentiche eccellenze sportive e professionisti, come è il caso di capitan Marco Marchi, ma non solo. Non meno importante il percorso di inserimento degli sportivi nel mondo del lavoro, con l’esempio del Rugby Work Lab nato da una geniale intuizione di Mariano Marrone dell’agenzia Generali di Chivasso.

Marco Marchi VII Rugby

Capitan Marco Marchi, con oltre 100 caps, è il cuore e l'anima del VII Rugby Torino di serie A

Un discorso a parte va speso sul fronte dell’inclusione sociale, seguendo le orme del Chivasso Rugby Onlus, prima società rugbistica in Italia nata appositamente per portare la palla ovale nel mondo del disagio e della disabilità mettendo in pratica un modello educativo di allenamento e formazione, denominato Mixed Ability. La testimonianza diretta del presidente Enrico Colzani è stata senza dubbio un valore aggiunto di tutta la serata.

Enrico Colzani Chivasso Rugby Onlus

Il presidente del Chivasso Rugby Onlus, Enrico Colzani, ha parlato ai presenti di Mixed Ability, inclusione sociale e modelli educativi di allenamento e formazione

Si è quindi arrivati al cuore della questione, parlando del futuro del VII Rugby Torino, associazione sportiva dilettantistica che genera ad oggi un volume economico annuo di circa 800mila euro. Maurizio Cremonini, affiancato dall’avvocato Arianna Scavone, settimese doc, e di fronte alla presidente del Consiglio Comunale di Settimo Torinese, Carmen Vizzari, e alle alte cariche dello stesso VII Rugby Torino, come il vice presidente Maurizio Ferlin, il direttore sportivo Salvo Lo Greco, il direttore generale Giovanni Ferlin e il responsabile della comunicazione Maurizio Barberis, ha delineato uno scenario ipotizzabile nel breve periodo. Tra pochi mesi, ad ottobre, terminerà la concessione comunale del comprensorio sportivo di via Cascina Nuova e in vista del nuovo bando il VII Rugby vuole farsi trovare pronto, ancora più solido e stabile, con una gestione più professionale e un progetto di respiro più ampio. Inevitabile in questa direzione, come anticipato in apertura, il passaggio da ASD a SSD, che permetterà di allargare la base e rendere le fondamenta ancora più solide. Cinque gli anni stimati per “pagare” l’avviamento alla vecchia associazione, con un aumento di capitale annuale pari a 50mila euro.

Salvo Lo Greco

Il direttore sportivo gialloblu Salvo Lo Greco ha presentato il Rugby Work Lab che coniuga sport e inserimento nel mondo del lavoro

Diventare soci del VII Rugby Torino è un’opportunità unica ed esclusiva e chiunque, che si tratti di un appassionato dello sport della palla ovale, di un parente di un tesserato gialloblu o di un semplice cittadino che ha a cuore Settimo Torinese, può sottoscrivere l’adesione, versando una quota da un minimo di 500 euro ad un massimo di 10mila euro. Un esempio è l’impegno preso dalla stessa Arianna Scavone: “Sono qui come semplice cittadina di Settimo Torinese innamorata della propria città, che negli ultimi decenni ha avuto una grossa evoluzione. Voglio contribuire in prima persona a far diventare Settimo Torinese una chicca nel panorama piemontese e credo che in città ci siano le possibilità per fare qualcosa di bello, di positivo e costruttivo. Ho abbracciato questo progetto grazie al mio collega Salvo Lo Greco e porterò qui le mie speranze e le mie idee”.

Il momento di guardare avanti per il blasonato club con 113 anni di storia è arrivato: entro la fine di aprile verranno raccolte le adesioni e le candidature dei nuovi soci.

Il futuro del VII Rugby Torino inizia adesso.

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