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Pattinaggio corsa
09 Gennaio 2023 - 15:13
Alice Marletti festeggia con il tricolore il trionfo iridato conquistato in Argentina
Nel 2022 è nata una stella e porta il nome di Alice Marletti. In realtà, la giovane pattinatrice di Druento è venuta al mondo 18 anni prima, nel 2004, ma l’anno scorso è salita sul tetto del mondo ai World Skate Games di Buenos Aires scrivendo una pagina indelebile di sport. In Argentina la portacolori dei Pattinatori San Mauro e della Nazionale Italiana ha conquistato l’oro nella 10.000 a punti Junior e il giorno successivo ha sfiorato il bis iridato, classificandosi seconda nella 15 chilometri Junior ad eliminazione dopo una gara condotta in testa in quasi tutti i giri.
Risultati storici, giunti per l’azzurra in una stagione ricca di successi: oltre all’oro e all’argento ai Mondiali, Alice ha infatti vinto 4 titoli italiani e 2 europei, più altre prestigiose medaglie.
Alice Marletti con i colori della Nazionale Italiana nell'appuntamento iridato andato in scena nel mese di novembre a Buenos Aires
Emozioni uniche quelle vissute: “Il mio successo più grande in carriera è stato la medaglia d’oro agli ultimi Mondiali in Argentina, seguito dall’argento conquistato sempre a Buenos Aires. Non penso di riuscire a descrivere a parole cosa significhi diventare campionessa del mondo, è molto più di quanto io abbia mai immaginato. Prima di ottenere questo risultato, quando pensavo a cosa davvero volesse dire vincere un titolo mondiale, mi venivano i brividi, immaginavo come mi sarei sentita, come sognando. Ora che ho raggiunto veramente questo obiettivo, faccio fatica a dire cosa provo di preciso: quando ho vinto mi sentivo così felice che non mi sembrava la realtà, ma un sogno”.
Solare e altruista, ma allo stesso tempo determinata, testarda e istintiva, Alice Marletti è arrivata ad indossare i colori della Nazionale Italiana dopo oltre 10 anni di allenamenti, diventati sempre più intensi con il passare delle stagioni: “Ho iniziato a pattinare quando avevo 6 anni d’età, nella palestra comunale di Druento, vicino a casa e un po’ per caso. Un giorno all’uscita da scuola mia mamma ha preso un volantino dei corsi di avviamento al pattinaggio e, dato che mi interessava provare, mi ha iscritta! Oggi, nel periodo invernale, durante la settimana facciamo allenamenti sui pattini e preparazione fisica in palestra, mentre nel weekend c’è il tempo anche di allenarsi in bici. lo mi alleno tutti i giorni circa 2 ore al giorno, mentre il sabato e la domenica non andando a scuola riesco anche a fare il doppio allenamento, uno al mattino e uno alla sera. Nei mesi caldi, invece, facciamo sempre due allenamenti al giorno, alternando la bici, la palestra e i pattini. Però anche durante il periodo scolastico, prima di gare importanti, come ad esempio i Mondiali, abbiamo continuato con i doppi allenamenti: ci alzavamo alle 5 del mattino per allenarci prima di andare a scuola, poi finite le lezioni alla sera facevamo il secondo allenamento. Vestire i colori della Nazionale Italiana è sempre un onore per ogni atleta, è una sensazione stupenda che allo stesso tempo comporta delle grandi responsabilità. Ti senti importante, parte di un gruppo che ti supporta e che fa il tifo per te, quindi hai la sensazione di non poter mai sbagliare per non deludere nessuno”.
Conciliare scuola e sport ad alti livelli non è mai troppo semplice, così come trovare il tempo per gli hobby, ma la campionessa del mondo non è ragazza che si ferma di fronte alla difficoltà: “Frequento il liceo scientifico Carlo Cattaneo di Torino: è una scuola abbastanza impegnativa e sicuramente conciliare tutto non è facile, a volte è proprio pesante. Però penso che in questi anni dovermi impegnare su più fronti mi ha aiutato ad imparare a organizzare bene i miei tempi. Dopo la scuola, il pattinaggio occupa gran parte della mia vita e ne sono contenta. Nel poco tempo libero in generale mi piace sicuramente stare in compagnia, viaggiare il più possibile, fare delle “piccole avventure”, andare in bici e sciare, ma anche ascoltare musica di generi diversi, vario in base ai momenti e rende i momenti della mia vita più colorati”.
Come tutti noi, Alice ha dovuto affrontare il periodo del lockdown e lo ha fatto in un’età per certi versi complicata, come quella adolescenziale: “L’ho vissuto male, molto male. Quando è iniziato tutto quanto ero in crisi perché non potevo più continuare a seguire la mia passione. Era una situazione ansiogena, anche perché nessuno sapeva quando sarebbe finita. Mi sono comunque sempre allenata, nel periodo peggiore in casa o in garage, in bici sui rulli. Abbiamo fatto anche degli allenamenti online con il gruppo della Nazionale: il soggiorno di casa si era trasformato in una palestra! Per fortuna poi è finito tutto, ma quei mesi sono stati davvero pesanti”.
Dopo una vittoria non c'è niente di meglio di un abbraccio: condividere le emozioni provate con chi ci è vicino rende ancora più emozionanti quei momenti di per sé così unici
La diciottenne in forza ai Pattinatori San Mauro del presidente Alessandro Ristaino ha le idee chiare sul perché un giovane dovrebbe avvicinarsi al pattinaggio: “È uno sport bello, molto adrenalinico, faticoso e allo stesso tempo divertente. Mi piace molto l’ambiente, le amicizie sparse per l’Italia e il gruppo che abbiamo creato. Il pattinaggio è la mia passione, qualcosa senza cui non potrei stare, che mi fa avere delle ambizioni e degli obiettivi. È determinazione, fatica, quella che dopo qualche giorno ti manca e hai bisogno di provare di nuovo. Il pattinaggio è il posto in cui sto bene, dove mi sento a casa. Come punti di riferimento, ammiro tutti gli atleti che nonostante le difficoltà non si sono mai arresi, hanno superato i problemi e sono sempre stati convinti di potercela fare anche quando nessuno ci credeva più”.
La giovane pattinatrice di Druento insieme al tecnico Simone Giaccaglia e al presidente dei Pattinatori San Mauro, Alessandro Ristaino, al rientro in Italia dopo l'oro e l'argento ai World Skate Games
Non può mancare il momento dei ringraziamenti per la druentina: “Ringrazio tanto tutte le persone che mi sono state vicine da sempre e che mi hanno aiutata a realizzare il mio sogno. Innanzitutto, i miei genitori che mi seguono da quando ero piccola e hanno rinunciato a molto del loro tempo libero per portarmi alle gare in giro per l’Italia e non solo, o per permettermi sempre di essere presente agli allenamenti. Il mio allenatore Simone Giaccaglia, per avermi seguita sempre nella preparazione (anche alle 6 del mattino!) e per avermi supportata in momenti difficili della stagione, o anche quando era lontano, a molte ore di differenza di fuso orario. Tutti i miei compagni di squadra e i miei amici che mi sono sempre stati vicini e tutte le persone che in vario modo mi hanno aiutata in questi anni”.
Tra una delusione e un trionfo il passo a volte è davvero breve. Alice, nonostante la giovane età, si conferma campionessa anche di maturità: “Non ho mai avuto grandi delusioni. Sicuramente sono stata triste dopo alcune gare perse per poco, magari negli ultimi metri, anche se a pensare a questi episodi adesso, so che sono state in realtà molto utili perché sono quelle che mi hanno motivato sempre di più e mi hanno insegnato a gestire le gare successive. Posso inoltre dire che quello che era il mio più grande sogno nel cassetto finora l’ho realizzato. Ora so che devo puntare ancora più in alto, mi piacerebbe vincere il Titolo Mondiale nella categoria Senior e poter partecipare alle Olimpiadi”.
Chiudiamo gli occhi e proviamo ad immaginare le emozioni che ha provato Alice sentendo risuonare l’inno di Mameli dopo le sue vittorie. L’augurio più grande che le possiamo fare è quello di rivivere quei brividi tante altre volte.
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