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26 Luglio 2016 - 09:30
Defibrillatore
Sembrava dovesse ufficialmente entrare in vigore a partire dal 20 luglio, invece è ancora una volta slittato l’obbligo, per le società dilettantistiche, di possedere un defibrillatore semiautomatico durante lo svolgimento delle attività agonistiche - siano esse allenamenti o incontri ufficiali. Trattasi della seconda proroga nel giro di appena sei mesi (la prima scadenza era fissata il 20 gennaio scorso, ndr) dall’entrata in vigore del cosiddetto decreto Balduzzi.
Il ritardo è sostanzialmente dovuto al fatto che non tutte le società dilettantistiche italiane siano ancora riuscite a mettersi in regola: con una proroga fino al prossimo 30 novembre, invece, si spera che le associazioni abbiano il tempo necessario per l’acquisto dei defibrillatori e, soprattutto, per consentire la formazione agli operatori incaricati di prestare soccorso in caso di necessità. La deroga è stata infatti decisa - viene spiegato nel nuovo provvedimento - perché “non sono state ancora completate, su tutto il territorio nazionale, le attività di formazione degli operatori del settore sportivo dilettantistico circa il corretto utilizzo dei defibrillatori semiautomatici”.
Il testo del decreto del Ministero della Salute è inoltre ambiguo e pare che non tutte le società abbiano compreso la procedura corretta da seguire; la cardioprotezione è infatti a carico delle società, le quali devono dotarsi di defibrillatore e personale abilitato. Le associazioni sportive possono, tuttavia, demandare l’onere al gestore dell’impianto. Proprio questo punto ha generato confusione senza di fatto chiarire quali impianti e/o attività siano coinvolti. Sarà ora compito delle varie Federazioni correre ai ripari e cercare di ovviare quanto prima il problema, facendo dunque in modo che lo svolgimento delle attività sia regolare. Senza il defibrillatore non sarà infatti possibile giocare. Le società che non si metteranno in regola non incorreranno in alcuna sanzione; quest’ultima verrà applicata solamente qualora si verifichi un fatto grave che necessitava della presenza del defibrillatore semiautomatico.
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