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TORINO. Ebola ed Isis, Salone Gusto perde pezzo Africa e Mo

TORINO. Ebola ed Isis, Salone Gusto perde pezzo Africa e Mo

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Ebola e l'offensiva dell'Isis creano defezioni al Salone del Gusto, a fine ottobre. "A malincuore - ha annunciato il segretario generale di Slow Food, Daniele Buttignol - abbiamo chiesto ai delegati di Sierra Leone, Guinea e Liberia di non partecipare. E le comunità siriane non possono muoversi perché stanno in villaggi occupati da Isis. "E' stata una scelta molto difficile anche perché non vi era alcun divieto delle autorità - ha aggiunto Buttignol - ma abbiamo deciso di rinunciare alla presenza delle Comunità di quei tre paesi per non creare situazioni di eventuale pericolo. Ed altre situazioni di territori di quell'area le stiamo tenendo sotto controllo". Non potranno partecipare a Terra Madre (la rete mondiale delle Comunità del cibo, ndr) "persone - ha detto ancora Buttignol - con cui abbiamo un rapporto quotidiano, da anni, ma non li abbandoniamo. Anzi, li stiamo aiutando sempre di più, dando a loro contributi per l'acquisto di cibi e medicinali. L'Africa - ha proseguito il segretario generale di Slow Food - è più che mai strategica nella politica di Slow Food: il progetto '10.000 orti' non è solo una rete di coltivazioni, ma un'iniziativa per promuovere un nuovo modello di agricoltura". Le defezioni al Salone del Gusto-Terra Madre riguardano anche i delegati che vivono nei villaggi occupati dall'Isis, mentre dovrebbero essere presenti i rappresentanti dell'est dell'Ucraina e dell'Afghanistan, altre zone 'calde'. Un altro vuoto lo ha lasciato il giovane palestinese Emad Asfour, delegato di Terra Madre nella striscia di Gaza ed in Cisgiordania, ucciso nei bombardamenti. Nonostante le defezioni dalle zone delle maggiori crisi internazionali, tuttavia, "vi sarà la più ampia partecipazione di delegati di sempre dal mondo, oltre 500".
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