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30 Settembre 2014 - 13:11
Zooprofilattico
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato oggi la riforma dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta, che ha sede a Torino ed è attualmente retto dal direttore sanitario Maria Caramelli, in regime di proroga.
Saranno così al via nuove modalità gestionali, organizzative e di funzionamento dell'Istituto, ente che garantisce alle aziende sanitarie locali le prestazioni e la collaborazione necessarie all'attività di tutela della sanità umana, della sanità e del benessere animale, della sicurezza alimentare e dell'igiene delle produzioni zootecniche. Fra le principali novità, la possibilità di svolgere lavori anche per privati facendosi pagare un corrispettivo.
La potenzialità, osserva l'assessore alla Sanità del Piemonte Antonio Saitta che ha messo a punto il provvedimento, sarà certamente usata, visto l'elevato livello della ricerca fatta dall'Istituto, riferimento nazionale e internazionale per alcune patologie, come la Mucca Pazza.
Ma soprattutto, spiega l'assessore, l'approvazione della legge permette di dare il via al bando per la scelta del direttore generale, che "da molti anni mancava a causa dello scontro fra gli opposti schieramenti politici".
E ancora, il cda dello zooprofilattico cala da cinque a quattro membri e il collegio dei revisori dei conti da cinque a tre. Il Piemonte, che finora aveva avuto due propri esponenti del cda, ne avrà uno solo al pari delle altre Regioni e del Ministero. Però, sottolinea Saitta, non perderà il proprio ruolo di coordinamento e leadership, oltre a restare il prevalente finanziatore dell'ente. "Dal 2012 - spiega Saitta - una disposizione nazionale aveva introdotto nuove regole in tema di zooprofilattici, imponendo la revisione delle leggi regionali.
Dopo circa due anni di ritardi, siamo riusciti a intervenire per mettere un po' di ordine. Questa legge ci consentirà di avere il nuovo direttore generale e di stabilizzare l'istituto".
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