AGGIORNAMENTI
Cerca
17 Settembre 2014 - 14:57
asta
Quando Niccolò Paganini si vide nel ritratto del pittore britannico George Patten, fu talmente entusiasta che scrisse all'autore da Parigi chiedendogliene una copia. "Amico pregiatissimo - motivò la sua richiesta nel 1832 - il ritratto che avete voluto farmi è talmente rassomigliante che non potrò mai abbastanza esternarvene la mia soddisfazione".
Proprio la copia che l'artista fece su richiesta del maestro, celebre per le sue creazioni 'uniche' e per aver osato rifiutare il bis a Carlo Felice in persona, è il pezzo forte dell'asta Bolaffi del 25 settembre.
Il quadro, con una base d'asta di 20 mila euro, esprime tutto il gusto romantico dell'epoca: il protagonista viene ritratto seduto su una poltrona, con il suo celebre violino appoggiato tra il braccio e il fianco destro e l'archetto in mano. "Il dipinto venne commissionato da un nobile inglese per il suo palazzo, proprio come oggi facciamo con i poster delle rock star - spiega Gianfranco Fina, esperto di arredi e dipinti delle Aste Bolaffi -. Ma Paganini, precursore del moderno self-marketing e sempre attento al culto della sua persona, ne richiese una versione da conservare".
Per i collezionisti c'è anche la possibilità straordinaria di potersi aggiudicare un busto del musicista, firmato da Santo Varni, le chitarre di Paganini, i biglietti da visita e i gemelli con lo stemma nobiliare della famiglia (un altro punto d'orgoglio del compositore, che era stato nominato baronetto). E poi uno scrittoio da viaggio appartenuto al grande maestro, la medaglia d'oro della città di Vienna, gli oggetti personali che raccontano anche gli aspetti più personali di un'esistenza a tutti gli effetti straordinaria.
Londra, seconda metà dell'Ottocento. Nel fulgore dell'epoca vittoriana le più note manifatture specializzate nella produzione vetraria, Clayton & Bell nella centrale Regent Street e la Whitefriars Glass Company, lavorano giorno e notte per tenere il passo con le commesse in arrivo da tutta l'Inghilterra, ma anche dall'America e dall'Australia.
Molte delle creazioni dei mastri vetrai, destinate alle chiese britanniche, andranno distrutte sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Ma alcune, come l'insieme che viene messo all'asta da Bolaffi il 25 settembre, si salvano, riuscendo ad arrivare ai giorni nostri. Sono opere a tema religioso, che raffigurano alcune scene del Vangelo con uno stile ispirato al gusto e alle colorazioni vivide dei maestri preraffaelliti.
"Chi ha dipinto queste vetrate ha senza dubbio visto da vicino i quadri di Dante Gabriel Ferretti o di Edward Burne - Jones - spiega Gianfranco Fina, esperto di arredi e dipinti delle Aste Bolaffi -. Trovare vetri cattedrale in asta è una vera rarità". L'arte vetraria, una tradizione romanica già ripresa nel medioevo, vive una nuova età d'oro nell'Inghilterra vittoriana grazie alla fioritura del neogotico e all'esplosione dell'Art Nouveau e del Liberty.
Le vetrate presentate a Torino sono una testimonianza della più raffinata tradizione artistica del settore: Clayton & Bell per l'inconfondibile lavorazione luminosa e brillante, ottenuta grazie a una particolare qualità di vetro e allo studio delle opere medievali. Altrettanto rinomata è la compagnia Whitefriars, le cui vetrate vennero richieste dai maggiori designer dell'epoca. Era un cultore di questa forma artistica anche il noto architetto britannico Philip Webb, che alla fine dell'Ottocento le utilizzò per le opere commissionate da William Morris.
L'asta di arredi e dipinti antichi prende il via giovedì 25 settembre alle ore 11, a Torino, nella Sala Bolaffi di via Cavour 17, e prosegue il pomeriggio dalle ore 15. Le possibilità per prendere parte alla vendita sono molte, dall'Italia e dall'estero.
Per chi non vuole rinunciare all'emozione della battaglia per i lotti preferiti, l'appuntamento è alla casa d'aste. Occorre presentarsi con un documento di identità e il proprio codice fiscale per accreditarsi e ricevere un cartellino numerico identificativo con cui si può presentare la propria offerta.
Si può poi decidere se esaminare gli oggetti d'interesse prima dell'acquisto o se accedere direttamente alla sala aste.
Le offerte possono essere accolte anche per corrispondenza, compilando il modulo scaricabile dal sito internet dell'asta che dà mandato scritto alla Bolaffi per l'acquisto dei lotti prescelti fino a un prezzo massimo indicato.
Infine si può seguire l'asta in tempo reale anche da casa: al telefono, chiedendo di essere contattati da un incaricato delle Aste Bolaffi, oppure registrandosi alla vendita online dal sito www.astebolaffi.it. Da questo indirizzo è possibile rilanciare la propria offerta con un semplice click.
La visione dei lotti dell'asta di arredi, dipinti e oggetti d'arte si terrà da sabato 20 settembre a mercoledì 24 settembre, domenica inclusa, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.