TORINO. Sanità: Saitta, nessun elenco di ospedali chiusi o salvati

"Non esiste un elenco di ospedali da chiudere o da salvare, bisogna ridisegnare la rete ospedaliera facendo scelte trasparenti e coerenti con i vincoli del Patto per la salute". Lo ha affermato l'assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta, rispondendo in aula a una interrogazione della Lega sul futuro dell'ospedale di Carmagnola.

"Nei prossimi giorni - ha annunciato Saitta - incontrerò il sindaco di Carmagnola e il Comitato per la difesa dell'ospedale San Lorenzo. Il destino di quel presidio ospedaliero deve essere affrontato all'interno di un quadro complessivo, che è quello della revisione della rete ospedaliera del Piemonte e dell'applicazione del Patto per la salute che indica per ogni specialità ospedaliera precisi parametri e bacini di utenza".

"Il 4 agosto - ha aggiunto - abbiamo sospeso le delibere della Giunta Cota che rivedevano la rete ospedaliera operando tagli di posti letto che penalizzavano più il sistema pubblico del privato. Il consigliere Benvenuto fa parte di una forza politica che governava il Piemonte e che, adottando quelle delibere, ha contribuito a creare su tutto il territorio regionale situazioni critiche nella sanità pubblica".

"Stiamo rivedendo quelle scelte - ha detto ancora - inquadrandole nella cornice del Patto per la salute approvato a Roma da tutte le Regioni, un documento che ci consente di programmare in base a criteri e numeri precisi, parametri vincolanti prima di tutto per la sicurezza".

"Non esiste ancora una proposta completa e non esiste un elenco di presidi ospedalieri da chiudere o da salvare, ma esiste in me e nei tecnici dell'assessorato - ha rimarcato - la certezza di compiere scelte non discrezionali, non suggerite dalla politica, non improvvisate, ma in linea con i criteri nazionali. Non faremo i ragionieri. Faremo scelte trasparenti, compatibili con la difesa della salute e con la necessità di riportare il Piemonte fuori dal piano di rientro dal debito".