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TORINO. Caselli: "il pentimento di Peci fu determinante"

TORINO. Caselli: "il pentimento di Peci fu determinante"

Esattamente 40 anni fa, l'8 settembre del 1974, gli uomini del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa arrestavano a Pinerolo i capi brigatisti Renato Curcio e Alberto Franceschini. A 40 anni di distanza l'ex procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, che di quell'arresto fu il giudice istruttore, ha ricordato quel giorno. Era lui, insieme all'allora procuratore capo Bruno Caccia, a coordinare quelle indagini. Lo ha ricordato questa sera al Circolo dei Lettori di Torino presentando insieme all'attuale capo della procura torinese, Armando Spataro, il libro "Pronto, qui Prima Linea", del giornalista Michele Ruggiero.

"Senza Dalla Chiesa - ha detto Caselli - non saremmo arrivati a quei risultati. Ma furono la conclusione del determinante pentimento di Roberto Peci e di Roberto Sandalo. Fui io a trasferire a Dalla Chiesa quanto avevamo scoperto dopo la decisione di Peci di collaborare. Fu li, nell'interrogatorio di Peci, che si aprì la prima crepa del terrorismo".

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