"Sarà l'inizio di un anno scolastico amaro per le famiglie che facevano conto sul buono scuola della Regione Piemonte." E' quanto afferma, in una nota, Daniela Ruffino (Fi), vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte. "La libera scelta educativa è un concetto fuori moda e troppo democratico per il nuovo governo regionale. - aggiunge Ruffino L'assessore Pentenero e quindi il Presidente Chiamparino hanno deciso che di buono scuola se ne riparlerà nel 2016, pazienza se le famiglie hanno fatto progetti e conti; pazienza anche per i posti di lavoro che si perderanno, così la Giunta Regionale di centrosinistra oltre ai tanti tavoli di crisi aperti, si ritroverà anche quello dei docenti, degli ausiliari delle scuole paritarie: quindi nuovi disoccupati!" "Inoltre - conclude Ruffino - non è chiara la posizione del Pd nel Consiglio Regionale Piemontese sul buono scuola. Sino ad ora non hanno proferito parola. Nelle scuole paritarie vengono accolte gratuitamente molte famiglie - continua il Vicepresidente - i ritardi nelle erogazioni del buono scuola sono ormai consuetudine ma la gravità nel farli saltare del tutto non ha precedenti".
"Non faremo pagare a famiglie finanza allegra della giunta Cota"
"Non possiamo evitare di pubblicare il bando per il buono scuola 2013-2014, anche a costo di erogare, per i prossimi due anni scolastici, solo il 50% delle risorse precedenti". Lo affermano Davide Gariglio, segretario regionale e capogruppo in consiglio regionale del Pd, e Daniele Valle (Pd), presidente della Commissione istruzione in Regione. "Nella Conferenza regionale per il diritto allo studio di ieri - continuano Gariglio e Valle - l'assessore Pentenero ha giustamente evidenziato come la Giunta Cota abbia scaricato sugli anni successivi il pagamento dei buoni scuola, tanto che le risorse previste nel bilancio 2014 dovranno essere impiegate per pagare il buono scuola dell'anno scolastico 2012-2013, mentre il bando per l'anno scolastico appena terminato non é nemmeno ancora stato pubblicato. L'assessore all'istruzione - rimarcano - ha annunciato la volontà della Regione di riallinearsi, cioè di stanziare a bilancio ogni anno i soldi necessari per finanziare il diritto allo studio dell'anno in corso. Detto questo - sottolineano - il Partito Democratico sostiene l'attuazione della legge Pentenero nella parte che finanzia la libera scelta educativa, il cosiddetto 'Buono Scuola'". "Non possiamo - concludono Gariglio e Valle - fare ricadere i costi della cattiva gestione della giunta Cota sulle famiglie piemontesi meno abbienti, che hanno iscritto i figli alle scuole paritarie confidando sulla legge regionale che prevede il buono scuola".
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