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TORINO. Ebola: la Regione decide i centri ospedalieri che verranno attivati in rete

TORINO. Ebola: la Regione decide i centri ospedalieri che verranno attivati in rete

Antonio Saitta

L' assessorato regionale alla Sanità, prosegue il monitoraggio della situazione legata ad eventuali casi di diffusione del virus Ebola. Mercoledì l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, riferirà in Consiglio regionale sulle iniziative messe in atto e presenterà l'elenco dei centri piemontesi che saranno attivati in rete, la cui definizione sta per essere ultimata in queste ore.

Entro la prossima settimana, ad integrazione delle linee guida e delle indicazioni fornite nelle scorse settimane, saranno inviate alle Aziende sanitarie istruzioni operative.

Saranno presi in esame tutti i possibili punti di accesso al servizio sanitario regionale (Medici di Medicina Generale, Pronto soccorso, 118, Guardia Medica), indicate le procedure da mettere in atto per la valutazione del caso.

Nell'eventualità di conferma di casi sospetti è prevista l'attivazione del sistema di emergenza regionale e dell'Ospedale nazionale di riferimento Spallanzani di Roma nel rispetto rigoroso delle procedure definite dal Ministero della Sanità.

La Regione ribadisce che in Italia e in Piemonte è minima la probabilità di arrivo di casi sospetti ed estremamente bassa quella di importazione occasionale. Questo per via delle caratteristiche epidemiologiche della malattia e per le misure di intervento adottate con tempestività dal nostro sistema sanitario.

In ogni caso, l'assessorato regionale ha allertato la propria rete di emergenza riunendo il gruppo tecnico regionale per le emergenze infettive. Inoltre ha convocato le direzioni sanitarie aziendali e i laboratori di analisi dei presidi ospedalieri.

La delibera che l'assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta, porterà in Giunta per l'approvazione il 15 settembre "conterrà l'individuazione dei centri autorizzati per la fecondazione eterologa e formalizzerà l'istituzione del Comitato scientifico, che sarà composto dai direttori sanitari e dai responsabili dei centri pubblici di procreazione medicalmente assistita (S.Anna e Maria Vittoria di Torino, ospedale di Fossano) insieme a un biologo e un genetista, oltre che dal direttore generale dell'assessorato alla sanità, Fulvio Moirano". Lo annuncia lo stesso Saitta, che sta mettendo a punto il documento.

"Sto lavorando - sottolinea Saitta - per portare all'esame della Giunta del 15 settembre la delibera che recepisce l'intesa delle Regioni italiane sulla fecondazione eterologa. Nella seduta del Consiglio regionale la prossima settimana ne illustrerò il contenuto, e già nei prossimi giorni verrà istituito il Comitato scientifico che dovrà fornire a tutti i centri di procreazione medicalmente assistita presenti sul territorio, pubblici e privati, le indicazioni precise e univoche cui dovranno attenersi obbligatoriamente".

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