Cerca

TORINO. Festa a Torino per i 200 anni dell'Arma dei Carabinieri

TORINO. Festa a Torino per i 200 anni dell'Arma dei Carabinieri

Il Generale di Brigata Gino Micale

Il discorso del Generale di Brigata Gino Micale durante la commemorazione, questa mattina, del 200º anniversario dell'Arma dei Carabinieri.

"Autorità, gentili ospiti grazie per essere qui oggi. Un saluto affettuoso a Sua eccellenza reverendissima Monsignor Santo Marcianò, il nostro Ordinario Militare che ci ha donato la gioia della sua presenza ed un saluto cordiale all’Onorevole Sergio Chiamparino che si è appena insediato come Governatore del Piemonte e ci ha onorato con la sua partecipazione.

Carabinieri di ogni ordine e grado, ricorre oggi la celebrazione dei 200 anni della storia della nostra Istituzione. Sono orgoglioso, ed onorato del privilegio di celebrare la Festa dell'Arma del Bicentenario da Comandante della  Legione  Piemonte e Valle d'Aosta. Ma, consentitemi, sono anche molto emozionato perché in questa storica e gloriosa Caserma “Cernaia”, una cinquantina di anni fa, con mio padre, ho partecipato alla mia prima festa dell'Arma.

Due secoli fa, proprio qui a Torino, nella caserma di Piazza Carlina, in quelle stesse stanze dove vivo e lavoro, nasceva il Corpo dei Carabinieri Reali: 800 militari prescelti nelle file dell’Armata Sarda, distribuiti in 113 Stazioni, secondo un modello ispirato, sin dal principio, alla presenza diffusa sul territorio con la missione, immutata negli anni, di salvaguardare le Istituzioni, custodire le comunità, propiziare il bene comune e prendersi cura di ogni cittadino, specialmente di quelli più vulnerabili. Su quella matrice si è sviluppato un ordito che conta oggi 4.590 Stazioni, in molti casi unico presidio per gli oltre 8100 comuni d'Italia.  È un rapporto quello con le municipalità che si è rafforzato, nel tempo, tanto che, già in occasione del primo centenario, grazie al contributo di tutti i Comuni d’Italia, fu realizzato, proprio qui a Torino, il maestoso e bellissimo Monumento al Carabiniere, che potete ammirare ai Giardini Reali. Per il Bicentenario l’iniziativa è stata ripetuta, anche questa volta grazie ai Comuni, con un monumento posto nei giardini di Sant’Andrea al Quirinale,. a Roma, che riproduce la celebre scultura “I Carabinieri nella tormenta.

A tal riguardo colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente i sindaci dei Comuni piemontesi e valdostani che, tutti insieme, nessuno escluso, hanno reso possibile l’iniziativa manifestando, con una formale attestazione deliberata dai Consigli Comunali, i loro sentimenti di considerazione per l’Arma, patrimonio delle comunità.

Si tratta di un appartenenza suggellata, dal sacrificio dei tanti caduti: l'ultimo, in ordine di tempo, è Ciro VITALE, il giovanissimo Carabiniere della Stazione di Cameriano di Casalino che di pattuglia, in una notte disgraziata dello scorso ottobre,  mentre soccorreva una persona, è stato travolto ed ucciso da un ubriaco alla guida di un'auto impazzita. Ai suoi familiari e a quelli degli altri 6 militari della Legione Piemonte e Valle d'Aosta, che hanno perso la vita in questo ultimo anno va il mio sentito  pensiero di cordoglio e la nostra affettuosa vicinanza.

I vessilli che vedete qui  schierati di fronte a noi sono  la Bandiera di Guerra del 1° Battaglione “Piemonte” e la Bandiera d’Istituto della Scuola Allievi, a cui rendo doveroso omaggio. Esse sono il simbolo dell'onore del reparto, delle sue tradizioni, della sua storia e del ricordo dei caduti. Proprio quei caduti a cui rivolgo il mio devoto e commosso pensiero. Donando la loro vita per tener fede al giuramento prestato, hanno reso concreti concetti che oggi possono apparire quasi astratti, quali il senso di responsabilità, l’onestà, la solidarietà verso il prossimo. Sentimenti che albergano tuttora nel cuore di ogni Carabiniere. Ed è proprio a questi uomini e a queste donne, rappresentati da voi qui schierati, che voglio rivolgere il mio  pensiero più grato. A questi sconosciuti eroi della quotidianità, che con il loro silenzioso impegno, nel più lontano borgo come nella popolosa periferia metropolitana, hanno consentito all'Arma  di meritare l'appellativo di Benemerita, con cui veniamo riconosciuti fin dal 24 giugno del 1864 allorquando l’Assemblea Parlamentare, proprio qui Torino, in una relazione al Governo, afferma l’interesse della Nazione per l’Arma, definendola, appunto, Benemerita.

Questi riferimenti al passato ed alla Storia non sono un puro esercizio retorico ma le fondamenta su cui si incardina il presente e si progetta il futuro. A tal riguardo desidero salutare e ringraziare i custodi delle nostre secolari tradizioni. I nostri commilitoni dell’Associazione Nazionale, essi  sono stimolo ed esempio per tutti noi.

Un presente ed un  futuro, come dicevo, che ha nella Stazione la pietra d’angolo. Essa rappresenta il simbolo della vicinanza dello Stato ai cittadini e punto di riferimento per le comunità nei 1280 comuni del Piemonte e della Valle d’Aosta. Per questo il nostro impegno prioritario è rivolto alla sua valorizzazione, pur nella difficile congiuntura economica che condiziona la disponibilità di risorse sia umane sia finanziarie.

Certo, il momento non è facile!!! Non lo è per nessuno. Eppure, grazie alla straordinaria e sinergica determinazione della Città di Torino, della Prefettura e dell’Agenzia del Demanio, è finalmente operativa la nuova sede della Stazione Barriera–Milano, presidio fondamentale in un’area particolarmente sensibile della città.

Questo per dire che può apparire un ossimoro ma, per certi versi, la contrazione delle risorse ha rappresentato una straordinaria opportunità di aggiornamento della struttura e delle procedure.

In questi ultimi anni e, per la verità, ancor prima che l’azione di Governo si traducesse nelle misure comunemente note  come Spending Review, la policy istituzionale si è tradotta in un progetto di razionalizzazione di ampio respiro, rivolto alla riduzione delle sovrastrutture burocratiche ed alla semplificazione del carico logistico, per recuperare risorse da destinare al potenziamento degli assetti investigativi nelle aree più sensibili e  tra queste il Piemonte, consapevoli della vitale necessità di tutelare al massimo lo sviluppo nella nostra Regione.

Sul piano operativo, rispetto all’anno passato, l’andamento della delittuosità è rimasto sostanzialmente stabile anche se, per effetto del prolungarsi della crisi, preoccupano i reati che vedono come vittime gli anziani, le donne e, in genere, le fasce più deboli. Nonostante la fisiologica contrazione degli effettivi, conseguente al “blocco del turnover”, l’attività preventiva, in termini di servizi esterni, è rimasta invariata e di questo do atto a tutti i Carabinieri della Legione che, solo a costo di enormi sacrifici e grazie al loro lodevole impegno, hanno saputo sopperire alle minori disponibilità di uomini.

Ma i  numeri e le statistiche – seppur importanti indicatori - non sono comunque sufficienti a descrivere l’impegno dei Carabinieri. Nelle distanti Stazioni di provincia, nelle piazze agitate, come nelle lontane missioni Fuori Area la loro vocazione è di preservare il bene comune: ovvero l’impegno concreto e costante nella difesa dei diritti dei singoli e delle comunità. Così come  ci viene unanimemente riconosciuto, in Italia e all’estero e mi è stato confermato dalle innumerevoli attestazioni di affetto che ho ricevuto dalle Autorità e da semplici cittadini che continuano a vedere nel Carabiniere il volto affidabile dello Stato.

Per questo la risorsa più importante è l’uomo, su cui stiamo investendo in termini di formazione, di aggiornamento professionale ma soprattutto nella cura di quei valori, che contribuiscono ad accrescere il senso di appartenenza, lo spirito di corpo, la generosità affinché le attività del quotidiano possano essere impreziosite e qualificate da un coinvolgimento, anche sul piano emotivo, funzionale a stabilire l’indispensabile legame di empatia con le persone.

Il Piemonte e Torino sono la nostra terra natia. Laboratori straordinari dove è stata sviluppata una formula che ha consentito di superare logiche produttive non più coerenti con i tempi, gestendo con concretezza ma anche con solidarietà, le inevitabili lacerazioni, per giungere ad  una dimensione nuova che ha come epicentro l’uomo in tutte le sue espressioni più belle quali la scienza, l’arte, la cultura, lo sport. Ecco per marcare questo legame profondo di affetto che ci lega a questa terra, cosi come lo stesso Generale Gallitelli ha voluto ricordare nel suo indirizzo di saluto al Santo Padre nel corso dell’udienza speciale che Papa Francesco ha concesso ai Carabinieri la settimana scorsa, il prossimo 13 Luglio, anniversario della nostra fondazione, la Banda dell’Arma terrà un concerto a Piazza San Carlo ed il Reggimento a Cavallo rievocherà al Parco Ruffini, la celebre carica di Pastrengo che sarà riproposta con il “Carosello Storico”. Queste manifestazioni faranno da cornice all’attribuzione della cittadinanza onoraria all’Arma ed alla consegna del Sigillo della Regione. Per questo, rivolgo il mio sentito ringraziamento al Sindaco di Torino ed al Presidente della Regione “Piemonte.

Nell’avviarmi alla conclusione, saluto e ringrazio i Carabinieri della Rappresentanza Militare che con generosa lealtà mi affiancano nell’adempiere ai miei doveri di Comandante. Un altrettanto caloroso saluto rivolgo ai dipendenti civili che operano presso i nostri Comandi. Saluto i Parlamentari e le altre cariche elettive  che, in un momento non facile, hanno il gravoso compito di difendere gli interessi del Paese e della collettività. Un sentito ringraziamento invio ai rappresentanti della Magistratura ed in particolare a quelli della Procura con cui condividiamo l’impegno quotidiano per l’affermazione del vivere civile. Un saluto affettuoso voglio rivolgerlo ai colleghi delle Forze dell’Ordine, a cui ci accomuna una storia di coordinamento lunga ben 33 anni ma soprattutto l’impegno di tutti i giorni a favore dei cittadini, con l’immancabile, concreto e attento sostegno del Prefetto che ringrazio di cuore.

Saluto con caloroso affetto i commilitoni delle  Forze Armate a cui ci lega un vincolo che si radica nel comune codice genetico e le Associazioni d’Arma presenti, che custodiscono la memoria delle gloriose tradizioni militari a cui con orgoglio anche noi ci ispiriamo.

Un ringraziamento particolare alla Banda della Polizia Municipale di Torino.

Un cordiale saluto rivolgo infine ai rappresentanti del mondo dell’informazione, che ringrazio per l’equilibrio e la professionalità con cui seguono le vicende che ci vedono protagonisti ed ai quali confermo massima attenzione e consueta disponibilità.

In questo giorno di festa, che rappresenta il nostro ideale compleanno, rinnovo gli auguri e i ringraziamenti a tutti i Carabinieri della Legione ed alle loro famiglie, chiamate spesso a condividerne sacrifici e rinunce.

Oggi non è il traguardo del secondo centenario ma l’ideale linea di partenza del terzo, un percorso di vita vera che affrontiamo con coraggio, entusiasmo, piena consapevolezza del nostro ruolo pronti a fronteggiare tutte le sfide che ci si proporranno.

Viva l’Arma dei Carabinieri !

Viva l’Italia !"

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori