Arredi reali, la storia dei Savoia all'asta con Bolaffi
12 Settembre 2013 - 14:21
TORINO - Con l'asta settembrina di Bolaffi ci si può aggiudicare una testimonianza prestigiosa della storia sabauda: un nucleo centrale di 300 lotti tra dipinti, preziose argenterie e libri antichi appartenuti al principe Amedeo di Savoia, duca di Aosta, costituisce infatti il cuore dell'appuntamento più atteso dai collezionisti di antiquariato, il 25 e il 26 settembre nella sede torinese di via Cavour. Tra le opere più significative ci sono alcuni ritratti, come un olio su tela attribuito al fiammingo Jan Kreak, battuto all'asta da 15 mila euro, che raffigura i primi tre figli di Carlo Emanuele I, Filippo Emanuele, Emanuele Filiberto e Vittorio Amedeo. Di grande pregio sono anche il ritratto di Carlo Emanuele II bambino in armatura da parata e tre rari dipinti settecenteschi del pittore francese Louis Michel Van Loo raffiguranti le principessine Eleonora Maria Teresa, Maria Felicita Vittoria e Maria Luisa Gabriella, figlie di Carlo Emanuele III (base di ciascuna opera, 8 mila euro). Nella raccolta non mancano gli oggetti d'uso quotidiano di casa Savoia, come un grande servizio d'argento di fine '800, che si compone di oltre 300 pezzi e verrà aggiudicato a partire da 10.000 euro. Altro esponente di spicco dello stato sabaudo, rappresentato da diversi pezzi in catalogo all'asta di settembre, è il conte Luigi Cibrario, personaggio eminente della casa reale e tre volte ministro, nei governi d'Azeglio e Cavour. Alla vendita, a partire da 10.000 euro, andrà la massima onorificenza dei Savoia, il collare dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata appartenuto al conte. A completare l'appuntamento del 25 settembre ci sono anche pezzi d'arredamento di grande pregio, come un imponente monetiere del XVII secolo in legno, una grande credenza a doppio corpo in noce del XVI secolo e un particolare tavolo da viaggio pieghevole del '500. L'asta prosegue anche il giorno successivo, giovedì 26 settembre, con l'Art Déco della collezione di arredi, complementi e oggetti in arrivo da Villa Martinetto, dimora storica della collina torinese. Per finire, nel pomeriggio, l'asta dei manifesti d'epoca, seguita da una vendita on line il 2 ottobre. Complessivamente l'asta conta 1.200 pezzi, per una base complessiva di 1,2 milioni di euro. "I prezzi di partenza sono decisamente competitivi, sarà il mercato a decretare il valore degli oggetti presentati - commenta Giulio Filippo Bolaffi, amministratore delegato del gruppo Bolaffi - L'elevata qualità della vendita, il cui catalogo proviene per la maggior parte da case private ed eredità, susciterà grande interesse da parte di appassionati e arredatori". Un settore, quello di aste, in buona salute: Bolaffi, punto di riferimento nel panorama del collezionismo internazionale con quattro punti vendita (Torino, Milano, Roma e Verona) e un centinaio di collaboratori, nel 2012 ha registrato un giro d'affari di oltre 10 milioni di euro.
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