Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato in extremis la notte scorsa il Bilancio previsionale 2014, scongiurando la paralisi della Regione. Arrivato alla fine di un lungo braccio di ferro fra maggioranza e opposizione, il documento "garantisce il 2014", come ha detto a caldo l'assessore al Bilancio, Roberto Pichetto (Forza Italia). Nello stesso tempo però, la Regione Piemonte resta in bilico, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar che ha annullato l'esito delle regionali 2010. Una decisione che per il presidente della Giunta regionale, Roberto Cota, "ha messo una bomba sotto la democrazia". "Vogliono rubare le elezioni - ha affermato Cota oggi, scendendo in piazza accanto ai Giovani Padani -. Mi auguro che il Consiglio di Stato possa riportare un po' di giustizia, ma è stata fatta una grande porcata". Cota si è detto invece "soddisfatto" del Bilancio. "Abbiamo ereditato una Regione sull'orlo del baratro - ha dichiarato - e oggi siamo in grado di dire che in tre anni di legislatura abbiamo risparmiato 30 milioni di euro, nonostante lo Stato centrale ci penalizzi in ogni modo". "Abbiamo tagliato drasticamente i costi della politica, tagliato consulenze, auto blu, eliminato sprechi". L'approvazione del Bilancio, atto ritenuto "urgente e indifferibile", è arrivata al termine di una maratona notturna solo dopo che la maggioranza ha modificato le regole sui vitalizi. Con un emendamento presentato dal centrodestra, è stata approvata una norma che consente ai consiglieri di riscattare da subito i contributi previdenziali già versati, rinunciando ai vitalizi futuri. La norma, passata con il voto contrario delle opposizioni, rende possibile il riscatto anche dei contributi versati nelle passate legislature. Una scelta ritenuta "inopportuna" anche da alcuni consiglieri di maggioranza e dallo stesso presidente dell'Assemblea, Valerio Cattaneo (Ncd). Ma quanto è stato deciso, ha puntualizzato Cattaneo, "non rappresenta alcun aggravio per la Regione", poiché "la restituzione al centesimo dei contributi versati per intero dal singolo consigliere, senza rivalutazioni né interessi, rappresenta una convenienza per l'ente". Critico il capogruppo del Pd, Aldo Aldo Reschigna: "il fatto che l'unico emendamento del centrodestra sia stato sui vitalizi la dice lunga su quali siano le sue reali priorità". Il Bilancio 2014, tuttavia, ha soddisfatto anche l'opposizione. L'accordo è stato raggiunto dopo che il centrosinistra ha ottenuto più risorse da destinare al sociale.
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