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TORINO. Tav: De Matteis, pacatezza, ma reati non impuniti

Garantire il diritto di manifestare, assicurando il rispetto delle leggi. "Pacatezza" è la parola d'ordine del questore di Torino, Giuseppe De Matteis, in vista della grande corteo No Tav di sabato in Val Susa. L'annuncio del premier Conte, che ha dato via libera alla Torino-Lione, ha trasformato quella che doveva essere "una semplice passeggiata - spiega - in una delle manifestazioni più importanti dell'anno a livello nazionale". Gli organizzatori attendono 100 mila persone, provenienti da tutta Italia e dall'estero, ma molto dipenderà dal tempo, con le previsioni meteo che annunciano forti temporali nella zona. "Non si tratta di un appuntamento di piazza - precisa il questore De Matteis - ma di un evento in una zona montana in cui operiamo da tredici anni". Il dovere delle forze dell'ordine sarà quello di "consentire a chiunque lo voglia di partecipare al corteo, ma chi commetterà un reato non resterà impunito". Sì dunque alla "manifestazione legittima" no alle "strumentalizzazioni di chi vuole esercitare violenza e, armato di brutte intenzioni, cerca visibilità". I servizi di controllo, anche alle frontiere, sono già in corso. "Noi non operiamo in base agli allarmi, ma alle nostre analisi. C'è un'ordinanza prefettizia che delimita una zona rossa - dice - e un'ordinanza del sindaco di Chiomonte e di Giaglione che vieta il sentiero Gallo Romano a pedoni e veicoli". Ed è proprio su questo terreno che potrebbero esserci tensioni con i manifestanti, che sembrano decisi a raggiungere le recinzioni che limitano il cantiere della Torino-Lione, una zona "di interesse strategico nazionale" e dunque sottoposta a rigidi controlli. "Pacatezza", ribadisce il questore De Matteis, ma nel rispetto delle leggi.
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