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TORINO. Golf: a Torino sicuri, Molinari straordinario normale

TORINO. Golf: a Torino sicuri, Molinari straordinario normale

Francesco Molinari

Un ragazzo "normale", che ha avuto la "costanza di applicarsi". E "la fortuna di riuscire". Sono le principali qualità di Francesco Molinari secondo Angelo Siniscalco, fino a pochi mesi fa direttore del Royal Park I Roveri, il golf club alle porte di Torino per il quale il primo italiano ad aver conquistato un trofeo major ha vinto nel 2009, col fratello Edoardo, la Coppa del Mondo. "Non si può certo dire che non fosse dotato - precisa - ma credo che proprio l'essere una 'persona normale' sia stata la sua grande forza". Molinari è membro onorario a vita dei Roveri, dove in tanti ricordano ancora il suo swing. "Quando ha iniziato a giocare Francesco, l'atteggiamento di chi si accostava a questa disciplina era diverso - ricorda Siniscalco - Oggi, purtroppo, basta vincere una 'coppetta' per sentirsi dei fenomeni. Non c'è niente di più sbagliato; se c'è uno sport in cui umiltà e costanza sono fondamentali, questo è proprio il golf". Molinari, prosegue Siniscalco, "è stato straordinario nella sua normalità, aiutato da una famiglia per bene che, dopo gli ottimi risultati da dilettante e il passaggio tra i professionisti, ha preteso che si laureasse". Un "bravo ragazzo", insomma, che ha saputo coltivare le sue qualità tenendo i piedi ben saldi a terra.
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