La fiducia delle imprese torinesi sulla seconda metà del 2018 è stabile, in leggero miglioramento rispetto a marzo, ma ancora sotto i livelli del 2017. Inoltre si prevede che a fine anno saranno nate 13.894 nuove imprese a fronte di 13.507 che chiuderanno con un tasso di crescita pari a + 0,18 contro lo 0,88% nazionale. Lo rilevano i dati raccolti da Format Research per conto di Ascom e Camera di Commercio di Torino. "Numeri positivi certo, ma ancora troppo bassi, ci aspettavamo qualcosa di più - commenta la presidente di Ascom Torino, Maria Luisa Coppa - Le imprese chiedono, per essere competitive e attirare turismo e interesse da parte di studenti e imprenditori, una maggiore attenzione al decoro urbano, incentivazione di eventi sul territorio e investimenti in cultura. Torino è sempre stata una città colta, una capitale industriale, culturale e politica, insomma di target elevato. Ben vengano mercatini, fiere, feste, ma non bastano: servono grandi mostre e grandi eventi di caratura nazionale e internazionale". "Stiamo lavorando a un calendario importante - afferma l'assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco - con eventi di pregio. Si pensi solo al progetto Leonardo, intorno all'esposizione dell'Autiritratto in via di definizione. Il trend è comunque positivo come rileva il 5% di turisti in più di quest'anno fino ad ora". "Bene la conferma di eventi fissi come il Salone del Libro e dell'Auto, Artissima e il Salone del Gusto - ribatte ancora la presidente Coppa - ma servono nuovi progetti e una visione di futuro che dia maggiore fiducia". L'indagine rileva anche un leggero aumento dei giudizi delle imprese sui propri ricavi delle imprese e anche dei tempi di pagamento e delle domande di credito alle banche (25,5%) sebbene cambino le risposte positive (il 51% ottiene il credito desiderato, il 25,6% un ammontare inferiore). Secondo gli imprenditori coinvolti nella ricerca per promuovere lo sviluppo cittadino servono investimenti sulla manutenzione strade, piazze e monumenti (41%), eventi enogastronomici (35%), eventi musicali, concerti e danza (34%), valorizzazione aree verdi (15,6%), mostre (14,4%). "Finalmente si riesce a cogliere l'enorme potenziale del settore enogastronomico", commenta l'assessore Sacco.
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