Dieci giorni per mettersi in regola, poi i bambini non vaccinati potrebbero essere allontanati da scuola. Suona come un vero e proprio ultimatum la lettera che nei giorni scorsi il Comune di Torino ha inviato alle famiglie dei 245 bambini delle scuole materne comunali ancora non in regola con gli obblighi di legge. Un atto dovuto, in linea con le disposizioni della Lorenzin, che fa però discutere perché compiuto in una città amministrata dal Movimento 5 Stelle, per il quale i vaccini sono a dir poco un argomento spinoso. "Non ho intenzione di impiegare gli uomini della polizia municipale per impedire ai bambini di accedere ai servizi scolastici", ha detto nei giorni scorsi la sindaca, Chiara Appendino, con l'assessora all'Istruzione Federica Patti pronta ad accusare di "troppa rigidità" la Regione Piemonte, dove per altro la copertura vaccinale ha superato il 95%. L'invio delle lettere, reso noto oggi dal quotidiano La Repubblica, è avvenuto in sordina e nessuno a Palazzo Civico lo conferma ufficialmente. "Al momento la situazione e' fluida, ci sono casistiche diverse e siamo in una fase di controllo e gestione delle diverse situazioni", ha detto Patti, spiegando di non essere in grado di fornire numeri precisi sui bambini non ancora in regola. "Stiamo coordinando una serie di soggetti per riuscire a confrontarci quasi settimanalmente sulla situazione e capire come affrontarla - ha detto Patti nell'ultimo Consiglio comunale - al momento la situazione è fluida, ci sono casistiche diverse e siamo in una fase di controllo e gestione delle diverse situazioni". Parole che hanno attirato le critiche dell'opposizione, secondo cui l'amministrazione comunale non sta supportando in modo adeguato i dirigenti scolastici, ai quali viene scaricata la gestione del problema. "C'è una ambiguità di fondo della Città", è l'accusa del capogruppo Pd in Sala Rossa, Stefano Lo Russo, che ha denunciato i manifesti No Vax comparsi nei giorni scorsi sotto la Mole per i quali l'Ordine dei Medici della provincia di Torino ha presentato formale denuncia in Procura. "Le vaccinazioni sono misure di salute pubblica previste obbligatoriamente per legge - è la posizione dell'Ordine dei Medici -. I cartelloni apparsi in città generano allarmismo e incrementano la disinformazione"
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