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CRESCENTINO. Con Patrizia e Silvio la produzione del miele rispetta i ritmi della natura

CRESCENTINO. Con Patrizia e Silvio la produzione del miele rispetta i ritmi della natura

C’è un profumo dolce, lì in strada Slitta, in frazione Cerrone, a pochi chilometri dal centro cittadino.

In mezzo alla natura e lontano dal traffico delle strade, l’apicoltura Cascina Slitta produce il suo miele. Lo fa nel modo migliore che potrebbe esistere, a chilometro zero.

E ce n’è davvero di tutti i gusti. “Tutto è nato per hobby, dieci anni fa - raccontano i titolati, Patrizia e Silvio Bretto -. All’inizio abbiamo comprato un’arnietta solo per produrre miele solo per noi”.

Poi l’hobby si è trasformato in qualcosa di più e oggi, Cascina Slitta è una vera e propria azienda.

Qui a Crescentino produciamo solo miele del posto, di acacia, millefiori, tarassaco. Ad altitudini più elevate produciamo anche il miele di montagna”.

La specialità di quest’anno è però il miele di lavanda, famoso soprattutto in Francia. “Il nostro scopo - continuano - è creare prodotti naturali e genuini seguendo i ritmi delle api e della natura. Ed è per questo che una volta che finiamo il miele dobbiamo aspettare l’anno dopo per ricominciare a vendere. Non importiamo nulla”.

Producono con i fiori che hanno e fino a quando ne hanno, insomma.

Ogni anno producono circa 300 chili per ogni tipo di fiore. “Siamo un’azienda piccola e vogliamo continuare a rimanere tali”. Solo così possono continuare a curare al meglio le loro arnie e coccolare i clienti

Ma Cascina Slitta è molto di più. Oltre al miele vengono prodotti anche tutti i derivati come la proponi, un potente antibiotico e ricostituente naturale, e le bomboniere che vengono realizzate in estate. Ma non solo.

Abbiamo un punto vendita, un laboratorio ed anche una scuola didattica per i bambini. Con un’arnia dimostrativa dalle pareti in vetro facciamo vedere loro com’è la vita delle api, come funziona la smielatura, come si mette il miele nei vasetti”. Tutte le tappe della lavorazione, passo dopo passo.

Quindi proseguono: “Non abbiamo ricevuto nessun riconoscimento a livello istituzionale. Per noi, il riconoscimento più grande è quello che ci danno i nostri clienti. Il loro passaparola, il fatto che dicano che il nostro miele e buono e suggeriscano agli altri di venire da noi è la nostra soddisfazione più grande”.

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