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18 Ottobre 2017 - 10:11
Ha scomodato addirittura la politica nazionale arrivando ai piani alti del Governo. Un episodio grave, gravissimo, che dovrebbe succedere, soprattutto se ci va di mezzo la salute dei bambini.
Stiamo parlando dell’edificio scolastico. L’ultimo collaudo completo risale al secolo scorso. E non ci riferiamo agli anni ‘90 e nemmeno ai decenni precedenti.
Risale alla fine dei lavori di costruzione della scuola. Era il 1912. Un altro è stato effettuato nel 1985, ma si riferisce ai lavori di ampliamento dell’edificio. Poi, stop. Negli archivi comunali non compare nulla nemmeno dei lavori di rialzamento di un piano effettuati negli anni ‘50 e ‘60.
A scoprire tutto questo, l’attivista locale del Movimento Cinque Stelle, Flavio Ranalli.
Alcuni mesi fa ha scoperro alcune fessurazioni sulle pareti esterne, ha cercato informazioni attraverso un accesso agli atti.
Quindi ha deciso che la questione non poteva rimanere circoscritta a livello locale.
Ha contattato Mirko Busto, deputato del Movimento.
Ha definito quello di Cigliano un caso scandaloso. Perchè mai nessuno, col passare delle amministrazioni, ha pensato di controllare lo stato della scuola.
Al contrario, i fondi a disposizione sono stati utilizzati per altri progetti.
“Si è preferito sprecare 45000 euro per rendere “sicuro” il sottopasso di palazzo Carpeneto, in attesa di essere ristrutturato o demolito, piuttosto che investire in una verifica “seria” dell’edificio scolastico - dichiara Busto -. Lo ha scoperto alcuni mesi fa un nostro attivista locale, vedendo alcune fessurazioni sulle pareti esterne dell’edificio, ha richiesto informazioni e ha presentato un accesso agli atti riguardante l’immobile. Con nostra grande sorpresa, all’interno del faldone contenente l’agibilità rilasciata non c’era alcun collaudo statico se non quello di fine lavori del 1912 e il collaudo relativo a un ampliamento del 1985. Alcuni decenni fa, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, l’edificio scolastico è stato anche rialzato di un piano, ma di questa operazione sembra non esserci memoria negli archivi comunali”.
“Insomma - aggiunge -, si è pensato a rendere “sicuro” un passaggio che permette di risparmiare alcune decine di metri a chi porta e riprende i bambini a scuola, ma a oggi non è dato sapere se l’edificio che ospita studenti e personale scolastico sia effettivamente in sicurezza”.
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