"Abbiamo incluso i lettori nel meccanismo della selezione e i risultati sono sorprendenti. Il premio non vive di alchimie di voti, ma della qualità dei libri che concorrono. Tanto rumore per nulla: quelli che erano nella cinquina della giuria sono gli stessi selezionati includendo i lettori". Stefano Petrocchi, direttore del premio Strega, introduce così l'incontro, al Circolo dei Lettori di Torino, con quattro dei cinque finalisti dell'edizione 2017: Paolo Cognetti ('Le otto montagne', Einaudi), Teresa Ciabatti ('La più amata', Mondadori), Wanda Marasco ('La compagnia delle anime finte', Neri Pozza) e Matteo Nucci ('È giusto obbedire alla notte', Ponte alle Grazie). Assente Alberto Rollo ('Un'educazione milanese', editore Manni). "Ero partito con un'idea romantica della scrittura. Dopo un po' di anni e di libri pubblicati, ho capito che la scrittura non poteva essere il mio lavoro ma un passatempo. Una specie di segreto, anche di vergogna perché è una cosa improduttiva che non ti permette di mantenere una famiglia. È la prima volta che vivo di un libro che ho scritto", confessa Cognetti che ha vinto lo Strega Giovani ed è in testa alla cinquina. "Essere in finale emoziona, tremano i polsi a pensare ai nomi dello Strega. Ci sentiamo indegni. Il premio consente visibilità, nella foresta editoriale un libro sopravvive un mese o due. Lo Strega dà un orientamento", afferma Marasco che si definisce "outsider con molto orgoglio". "Per me la leggenda dei giochini dietro le quinte è esterna. Dentro è molto diverso, siamo cinque persone, molto diverse. È un'esperienza umana", dice Teresa Ciabatti, mentre per Nucci "la cosa più bella è la ossibilità di ascoltare giudizi di tutti i tipi di persone che non mi leggerebbero" Finisce con un giochino, proposto dal vicedirettore della Stampa Massimo Vincenzi: il libro da consigliare per le vacanze. "Il Simposio di Platone" per Nucci è un libro da leggere in spiaggia, Cognetti suggerisce il libro di Alberto Rollo, che concorre allo Strega, Marasco 'La montagna incantata' di Mann e il libro di Cognetti, mentre Ciabatti invita a leggere 'I ricchi' di Joyce Carol Oates.
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