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TORINO. Sasp, più persone soccorse ma calano richieste intervento

TORINO. Sasp, più persone soccorse ma calano richieste intervento

Soccorso alpino (foto d'archivio)

Cresce il numero delle persone soccorse in montagna, ma calano le richieste di intervento, sovvertendo un trend di incremento del 10% registrato negli anni. E' il bilancio dell'attività 2016 del Soccorso Alpino e speleologico piemontese (Sasp), illustrato oggi nella sede della Regione Piemonte dal presidente Luca Giaj Arcota e dal responsabile della centrale operativa Ruggero Bissetta alla presenza dell'assessore regionale alla Protezione Civile, Alberto Valmaggia. Nel 2016 sono state soccorse 1.417 persone, a fronte delle 1.374 dell'anno precedente; le missioni di soccorso sono state 1.03, contro le 1.120 del 2015. Non è mai stata applicata la compartecipazione alle spese previste dalla legge entrata in vigore all'inizio del 2016. La normativa si applica nel caso di richieste di soccorso immotivato, inappropriato o generato da comportamento imprudente. "Un provvedimento - ha spiegato Valmaggia - che si è rivelato un utile deterrente". "Il Soccorso Alpino - ha aggiunto l'assessore - è un tassello importante di tutto il sistema coordinato di protezione civile". Il 75% delle missioni è stato effettuato in concorso con l'elisoccorso e il 25% dalle sole squadre a terra. La maggior parte delle persone recuperate dal Sasp sono illesi (39%) mentre i deceduti rappresentano il 5%. Rispetto all'anno precedente - ha sottolineato il responsabile della comunicazione Simone Bobbio - sono diminuiti i decessi (71 nel 2016 contro 82 nel 2015) e gli infortuni gravi (29 nel 2016 contro 47 nel 2015). Infine, la maggior parte dei soccorsi viene portata a persone che praticano l'escursionismo (33%) e, in generale, il 95% delle persone soccorse sono impegnate in attività del tempo libero. Nei primi mesi del 2017 sono state gestite 760 richieste, 530 le missione attivate.
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