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TORINO. Carceri: garante, "ripristinare i fondi tagliati"

TORINO. Carceri: garante, "ripristinare i fondi tagliati"

Un appello a tutte le istituzioni pubbliche e private a lavorare sempre più insieme, anche ripristinando fondi laddove sono stati tagliati, per far sì che il carcere sia davvero riabilitativo e uno strumento per rientrare nella società, attraverso il lavoro, la formazione, il diritto all'alba salute e a spazi di condivisione, la mediazione culturale. È quello fatto oggi dalla garante dei detenuti della Città di Torino, Monica Cristina Gallo, che oggi ha voluto presentare l'annuale relazione dentro il carcere, ai detenuti e ai capigruppo del consiglio comunale insieme al presidente Fabio Versaci e al garante regionale Bruno Mellano.

Fra le problematiche evidenziate dalla garante, il taglio di fondi che mette a rischio, ad esempio, "progetti come quello di accompagnamento alla genitorialità o la mediazione culturale che è sempre più importante". In questo senso sarà introdotta a breve la presenza dell'Imam anche al carcere minorile dove, dice la Gallo, "stiamo anche studiando con il direttore la creazione di spazi adatti in cui i detenuti padri, che sono sempre di più visto che oggi quel carcere accoglie ragazzi fino ai 25 anni, possano incontrare i figli". I due garanti hanno poi sottolineato la necessità di mantenere e aumentare progetti di formazione e di lavoro evidenziando anche l'importanza del discorso abitativo, ad esempio col ricorso all'housing sociale.

La garante ha quindi sottolineato gli sforzi del direttore del carcere Domenico Minervini e la collaborazione con la Città.

"L'iniziativa di oggi - ha detto Versaci - è un segnale che la Città ha voluto dare a una parte di città spesso dimenticata e da parte nostra c'è la massima disponibilità a lavorare insieme per dare nuove opportunità a chi ha sbagliato".

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