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TORINO. Sospetti favori a padre parlamentare, indagine su Atc

TORINO. Sospetti favori a padre parlamentare, indagine su Atc

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Sospetti favoritismi al padre della parlamentare torinese del Pd Paola Bragantini: questo l'oggetto di un'inchiesta della procura di Torino sulla Atc (Agenzia territoriale per la casa), dove i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria in forza a Palazzo di giustizia hanno compiuto una ispezione. Sono indagati, oltre all'uomo, Diego Bragantini, i quattro componenti del cda. L'ipotesi di reato è l'abuso in atti di ufficio.

La vicenda, secondo quanto appreso, riguarderebbe il riscatto da parte del papà della parlamentare dell'alloggio Atc in cui abita. "E' una vicenda che amareggia, ma sono molto sereno - dice all'ANSA l'uomo - spero soltanto che i giudici leggano in fretta tutte le carte e sia possibile far luce al più presto sui fatti". 

"Non è stato fatto alcun provvedimento ad personam. Ci siamo limitati, per questo caso come per altri, ad applicare a tutti i criteri generali deliberati". E' quanto afferma il presidente dell'Atc, Marcello Mazzù, in merito all'inchiesta della procura di Torino.

Il pm Gianfranco Colace procede per abuso in atti di ufficio.

Gli indagati sono quattro (e non cinque come erroneamente scritto in precedenza). Oltre a Mazzù e due componenti del cda nell'elenco figura Diego Bragantini, 72 anni, padre della parlamentare Paola Bragantini (Pd), che nel 2016 acquistò dall'agenzia l'appartamento in cui viveva con la famiglia da decenni, nel quartiere periferico Lucento, al costo di 60 mila euro. Gli inquirenti vogliono chiarire se aveva tutti i requisiti (diritto di prelazione, nessun alloggio di proprietà).

"La legge statale 560/93 - informa una nota dell'Atc - disciplina le vendita delle case popolari e consente, espressamente ma sinteticamente, la vendita dell'alloggio popolare anche a chi ha perso i requisiti di assegnazione.

Tenuto conto delle svariate cause che portano alla perdita dei requisiti, l'Agenzia, per procedere correttamente, ha chiesto un parere legale per definire i termini precisi di concreta applicazione. Una volta chiariti tali aspetti, ha approvato una delibera di indirizzo per la loro applicazione alla generalità dei casi". Bragantini - viene spiegato - rientrava nel novero degli aventi diritto.

Il procedimento, secondo quanto è trapelato, ha preso le mosse per iniziativa di un dipendente dell'Atc, che aveva inoltrato una richiesta di "accesso agli atti" e nello stesso tempo aveva informato la procura.

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