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TORINO. Latte Piemunto è un successo, in primo anno +10% da Carrefour

I consumatori premiano i prodotti che vengono dal territorio, un dato ormai noto confermato dal successo del primo anno del progetto 'Piemunto', promosso dalla Regione Piemonte per promuovere il latte piemontese e i suoi derivati. Nei 100 punti vendita piemontesi Carrefour, primo gruppo che ha aderito al'iniziativa seguito poi da Coop, Crai, Bennet, i 170 prodotti a marchio Piemunto hanno registro un incremento di vendite del 10% con picchi del 46%.

"Numeri che potrebbero sembrare non altissimi ma che rappresentano un'inversione di marcia per un settore in crisi da anni - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, presentando i dati alla Fattoria del gelato di Pianezza - tanto che stiamo valutando di adottare lo stesso sistema anche per un altro settore in difficoltà, il riso". "I consumi stanno cambiando - ha aggiunto Marco Selmo, di Carrefour Italia - noi cerchiamo di intercettare la ricerca di qualità e sicurezza dei clienti, che, se informati, scelgono per il meglio". 

L'assessore Ferrero ha sottolineato come il progetto del marchio Piemunto, a cui si stanno avvicinando altri gruppi e altri venditori, abbia di fatto anticipato la legge appena approvata dal governo sull'etichettatura dei prodotti caseari.

"L'etichettatura nel nostro settore, in perdita da 3 anni per una lunga serie di aspetti, è ormai l'unica salvezza - aggiunge Pierangelo Cumino, produttore e agronomo - e ora che le cose vanno leggermente meglio, per via di Piemunto e anche di una congiuntura internazionale che vede aumentato il prezzo della polvere di latte straniera, occorre investire nel settore.

Allargando progetti come questo e aiutando i consumatori a cogliere l'importanza di acquisti consapevoli e di qualità".

Selmo, responsabile Prodotti Libero Servizio di Carrefour Italia, ha poi rimarcato come progetti del genere siano al vaglio in tutta Italia "ma il Piemonte, a nostro avviso, è la regione più sensibile a questi temi che abbiamo incontrato. E da più tempo. E anche i consumatori piemontesi chiedono in modo massiccio prodotti di qualità. Si sta creando un processo virtuoso che vale la pena seguire da vicino per incentivarlo".

"All'inizio abbiamo avuto qualche difficoltà a far capire ai distributori e agli stessi produttori la validità del progetto, avviato a livello sperimentale - ha detto l'assessore Ferrero - ma alla fine vi hanno aderito quasi tutti i 2.000 produttori piemontesi".

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