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TORINO. Maugeri: tangente in Piemonte, il reato è prescritto

TORINO. Maugeri: tangente in Piemonte, il reato è prescritto

E' stato dichiarato prescritto dalla Corte d'appello di Torino il reato contestato all'imprenditore lombardo della sanità Umberto Maugeri, processato nel capoluogo subalpino per la vicenda di una presunta tangente a un consulente della Regione Piemonte. Il caso era emerso in seguito alle indagini della procura di Milano che avevano riguardato, fra gli altri, anche il governatore Roberto Formigoni. I giudici torinesi hanno comunque confermato le statuizioni civili in favore della Regione Piemonte, che si è costituita parte civile. 

In primo grado a Maugeri erano stati inflitti 3 anni e 8 mesi. Stessa pena per Giorgio Grando, ex consulente dell'assessorato alla sanità piemontese, mentre la condanna per Costantino Passerino, ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri, fu a due anni e nove mesi.

Il procedimento torinese fu stralciato dalle indagini lombarde sul crac del gruppo ospedaliero San Raffaele. Secondo le accuse, nel 2009 il consulente ricevette 150 mila euro per fare in modo che la casa di cura Major diventasse la 'Fondazione Salvatore Maugeri - clinica del lavoro presidio Torino', cosa che avrebbe comportato l'ingresso nei piani sanitari della Regione Piemonte con positive ricadute in termini economici.

La Corte ha revocato quasi per intero le confische di denaro "per equivalente" disposte nelle fasi precedenti del processo: su Grando rimane un provvedimento di confisca 62 mila euro, su Maugeri poco meno di seimila.

Alcuni difensori hanno annunciato un ricorso in Cassazione, dove chiederanno l'assoluzione nel merito.

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