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TORINO. Referendum: Airaudo con comitati lavoratori per il No

TORINO. Referendum: Airaudo con comitati lavoratori per il No

Airaudo Giorgio

Giorgio Airaudo (Sel) si impegna a fianco dei comitati per il no al referendum costituzionale del 4 dicembre che gruppi di lavoratori hanno costituito in alcune aziende metalmeccaniche torinesi. "Finora - spiega l'ex leader Fiom - sono nati una decina di comitati di lavoratori per il no, ma il loro numero è destinato a salire. Ho deciso di aiutarli perché ritengo necessario uscire dagli studi televisivi e andare tra i cittadini. Lo faccio con i lavoratori, un mondo che conosco e che sento vicino. Sono preoccupato innanzitutto per la partecipazione al voto. Dobbiamo spiegare ai lavoratori che questo referendum li riguarda, in modo che ci sia una alta affluenza. Renzi avrebbe perso anche la consultazione sulle trivelle, se si fosse raggiunto il quorum". "Una delle prime iniziative che faremo con i comitati - aggiunge - sarà quella di chiedere la possibilità di usare alcune delle ore di assemblea per illustrare le ragioni del no, ma anche quelle del sì, chiamando nelle fabbriche degli esperti. Di fronte a una Confindustria che si è schierata apertamente per il sì e a una Unione Industriale torinese che recentemente si è spellata le mani per applaudire Renzi, si consenta anche ai lavoratori di esprimersi". "La seconda iniziativa, piccola ma che ritengo di grande efficacia - dice ancora Airaudo - sarà quella di raccogliere in ogni fabbrica una sorta di lista di disponibilità a votare no. Sarà organizzata una raccolta di firme di persone che si impegnano ad andare e votare no, per dare vita una sorta di petizione formulata come dichiarazione di intenti".
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