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TORINO. Pmi: Confartigianato, andamento lavoro peggiorato per il 40%

TORINO. Pmi: Confartigianato, andamento lavoro peggiorato per il 40%

Centro Direzionale Confartigianato

C'è un "marcato pessimismo" sull'andamento delle pmi di Torino e provincia. Lo sostiene Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino, in occasione dell'assemblea pubblica dell'associazione, che rappresenta oltre 700mila tra imprese e imprenditori dell'area metropolitana di Torino.

In base a una indagine interna di Confartigianato, oltre il 60% del campione intervistato dichiara che lo stato di salute dell'artigianato torinese non è sufficiente e il 40% giudica l'andamento del proprio lavoro peggiorato negli ultimi cinque anni, addirittura molto peggiorato per il 32%. "Non siamo ancora fuori dal tunnel - osserva De Santis - e le pmi non vedono a breve una prospettiva di crescita".

Tra i maggiori problemi segnalati dagli artigianati intervistati, il fisco e la burocrazia, "fattori che limitano la competitività e la crescita delle imprese". "Vi sembra normale - conclude De Santis - che le imprese debbano lavorare dal primo gennaio al 9 agosto per pagare le tasse e, solo dopo quel momento, possono iniziare a lavorare per realizzare utili?".

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