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TORINO. Metalmeccanici: Camusso, "Aspettiamo formalizzazione proposta"

TORINO. Metalmeccanici: Camusso, "Aspettiamo formalizzazione proposta"

Susanna Camusso

"C'è una convocazione per il 28 settembre e questa è una notizia positiva. A questo si aggiunge l'indiscrezione secondo cui Federmeccanica toglierebbe dal tavolo la sua ipotesi del cosiddetto salario di garanzia, ovvero che gli aumenti contrattuali dovessero riguardare una piccola minoranza di lavoratori del settore". Così Susanna Camusso, leader della Cgil, sulla ripresa della trattativa per il contratto dei metalmeccanici.

"Faremo una valutazione e diremo se è un fatto positivo quando Federmeccanica formalizzerà una risposta diversa alla piattaforma sindacale rispetto a quella data in questi mesi", ha aggiunto a margine di un attivo della Cgil a Torino. 

"La situazione è nota, siamo in una fase di stagnazione e deflazione. Facciamo molta fatica a determinare una coerenza in quella che viene chiamata la ripresa della crescita". Così Susanna Camusso, leader della Cgil, sui ritocco al ribasso del Pil da parte dell'Istat.

"La ragione di tutto questo è la disoccupazione e l'impoverimento che rendono molto complicata la ripartenza dei consumi interni", ha aggiunto.

"Il Governo sta confermando gran parte delle scelte che erano nella Legge di Stabilità dell'anno scorso. C'è una totale continuità nelle scelte, mentre ci vorrebbe una politica estremamente diversa e di shock". Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha commentato le indicazioni che emergono sulla Legge di Bilancio.

"Le dichiarazioni del premier e del ministro dell'Economia non sono coincidenti, siamo ancora in una fase in cui bisogna vedere quali margini vengono riconosciuti dall'Unione europea", ha aggiunto Camusso.

La leader della Cgil ha citato tra le scelte che appaiono in continuità con quelle dell'anno scorso "l'intervento sull'Ires con la delega al sistema delle imprese anziché una scelta decisa per gli investimenti pubblici con la creazione concreta di posti di lavoro e politiche sociali. Anche gli annunci del ministro della Sanità sono uguali a quelli dell'anno scorso con la diminuzione del fondo sanitario in un paese in cui 11 milioni di persone rinunciano a curarsi". "Se il Consiglio dei Ministri lunedì definirà la variazione al Def questo ci permetterà di aver un quadro chiaro e non solo delle indiscrezioni".

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