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TRINO. Due impianti per le resine della Fermi

Due nuovi impianti per la centrale nucleare Enrico Fermi di Trino. Verranno realizzati per trattare le resine stoccate all’interno della centrale per ridurne il volume e per motivi di sicurezza.

Di questo s’è parlato mercoledì sera e anche domenica durante la riunione della Commissione speciale sulla disattivazione della centrale, presieduta da Fausto Cognasso.

Di fronte al sindaco trinese Alessandro Portinaro, ora membro del Consiglio di Sogin il presidente ha spiegato che “le resine, nell’impianto, venivano utilizzate per pulire i macchinari contaminati”, per poi essere messe da parte in attesa di essere trattate. Ha anche chiesto la possibilità di avviare una Vis, Valutazione di impatto sanitario, con l’obiettivo di “stimare gli effetti potenziali sulla salute delle persone, e la distribuzione di tali effetti all’interno della popolazione”.

Durante la serata, il primo cittadino Portinaro ha invece illustrato lo stato del Programma di gestione dei rifiuti radioattivi, definito da lui stesso “fondamentale per capire quali saranno le scelte dello Stato in merito alla chiusura degli impianti nucleari” e quello dello smantellamento del Fermi, che sono in ritardo a causa del Deposito nazionale unico, ancora non individuato.

Presente all’incontro della scorsa settimana anche Christian Salerno, ricercatore dell’Osservatorio socio - ambientale trinese.

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