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TORINO. Giovane No Tav in fuga ma non è latitante

TORINO. Giovane No Tav in fuga ma non è latitante
Sta diventando un caso a Torino la scomparsa di Maria Edgarda Marcucci, universitaria di 25 anni, nata a Roma e iscritta alla Facoltà di Filosofia a Torino, irreperibile dal 21 giugno. Il suo legale torinese Carlo Novaro ci tiene a precisare che non è per il momento 'latitante', ma solo indagata in quanto cercata dalla polizia per notificarle la misura degli arresti domiciliari conseguente agli scontri avvenuti al cantiere Tav il 28 giugno 2015. L'avvocato sostiene anche che non vi sia alcun aggravamento della sua pozione, dovuto alla presunta aggressione di un poliziotto, il 21 marzo scorso, che le impediva di assistere ad un dibattito sulle tasse in rettorato. Episodio che aveva portato la Procura ad emettere per lei il 5 aprile un divieto di dimora a Torino. Tuttavia nessuno sa dove sia finita, nè il legale, che dice di non averle mai parlato, nè la famiglia. Intanto la vicenda di Maria Edgarda Marcucci, volto noto alla Digos torinese per essere attivista del centro sociale Askatasuna, vicino al Collettivo universitario autonomo, ha portato il regista Paolo Virzì, che con lei aveva lavorato 13 anni fa nel film 'Caterina va in città', a prendere posizione. "Torna, sapremo capirti - le scrive in una lettera pubblicata da La Stampa -. Sono certo che l'Italia non sia l'Egitto o la Turchia e che le autorità troveranno la misura per valutare nelle giuste dimensioni la tua posizione. Può darsi che tu abbia violato la legge, ma questo non mi trattiene dall'avvertire per te una simpatia struggente". Non è dello stesso avviso il sindacato di polizia Siulp che in una nota parla di 'accuse fantasiose e inaccettabili da parte di Virzì a Magistratura e Digos torinese".
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