AGGIORNAMENTI
Cerca
29 Giugno 2016 - 13:04
Arresto (foto d'archivio)
A tradirlo è stato soltanto il caldo, che negli ultimi giorni lo ha costretto ad affacciarsi dal balcone per cercare un po' di refrigerio dalle alte temperature. E' così che i carabinieri del comando provinciale di Torino hanno identificato, e arrestato, Vincenzo Femia, 42 anni, l'ultimo boss della 'ndrangheta ancora ricercato nell'ambito dell'operazione Minotauro sulle infiltrazioni della criminalità organizzata in Piemonte che nel 2011 aveva portato all'arresto di 150 persone.
Femia deve scontare sette anni, quattro mesi e 21 giorni di carcere per rapina, armi e droga dopo la sentenza definitiva pronunciata a maggio dalla Cassazione. I carabinieri lo hanno sorpreso sabato sera - ma la notizia è stata resa nota soltanto oggi - mentre al buio guardava la partita degli Europei di calcio tra Croazia e Portogallo, a torso nudo, e con gli auricolari alle orecchie. Si era rifugiato in un appartamento al quarto e ultimo piano di un palazzo in zona Aeronautica, periferia occidentale di Torino. Nel telefonino aveva la scheda sim di un romeno morto due anni fa. L'affittuario dell'appartamento, un italiano di 26 anni, è stato denunciato per favoreggiamento.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.