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23 Maggio 2016 - 16:36
vino
Una selezione unica per vitigni e annate, che include quasi ogni regione e denominazione italiana per arrivare ai 'grandi' francesi: l'asta Bolaffi di vini rari e pregiati, realizzata in collaborazione con Slow Food Editore, promette soddisfazioni per gli appassionati e i professionisti del settore enologico. L'appuntamento è per mercoledì 25 e giovedì 26 maggio a Torino, nella sede di via Cavour 17.
Più di 860 i lotti in vendita, per una base d'asta complessiva di 575 mila euro: tra i primi 465 vini in catalogo sono presenti tutti i patriarchi dell'enologia italiana. Gaja, con un assortimento di Barbaresco dal 1962 al 2001 e uno dei millesimi più interessanti prodotti dal padre di Angelo, il '64 (base d'asta 225 euro). Per il Barolo, un'etichetta che ha reso il 'vino dei re' celebre nel mondo, al pari dei Borgogna e Bordeaux: è il Monfortino Giacomo Conterno, con le annate dal 1934 al 2008 (e basi d'asta dai 250 euro ai 1.500 dello 'Stravecchio', il '34). E ancora Giuseppe e Bartolo Mascarello, grandi 'classicisti' del Barolo, con millesimi dal 1958 al 1981; quindi Vietti e Bruno Giacosa. Tra i toscani i collezionisti apprezzeranno il Masseto, uno dei vini italiani più famosi e un'ampia proposta di Sassicaia. Dal Veneto l'Amarone di Quintarelli e di Dal Forno.
"Parlare di aste di vini può sembrare un esercizio di stile, addirittura un po' snob e modaiolo - dice il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini -. Non è così se l'interlocutore è Bolaffi, il primo che in Italia ha catalogato le più grandi bottiglie e fatto una guida con Luigi Veronelli. Diventa un esercizio di cultura per far conoscere un pregiato patrimonio vinicolo italiano, ancora poco considerato nelle altre aste internazionali. È chiaro che l'acquisto non sarà possibile per tutti, ma si potranno, attraverso catalogo e sito, scoprire bottiglie che contribuiscono a creare la storia dell'enologia mondiale".
"Acquirenti privati, ristoratori, broker e commercianti di vino: il pubblico delle aste è molto vario - spiega l'esperta del dipartimento vini di Aste Bolaffi, Luisa Bianconi -. Solo in questi circuiti, infatti, si possono acquistare bottiglie introvabili a prezzi competitivi". La seconda parte del catalogo, per esempio, arriva da un'unica cantina emiliana, incluso il top lot di sei magnum di Château Le Pin 1989 (base 12 mila euro).
Chi è a caccia di bottiglie francesi importanti non avrà che da scegliere: tra i Bordeaux ci sono 12 bottiglie di Château Lafite Rothschild 2010 (base 6 mila euro); tra i Bourgogne una verticale di otto Chevalier Montrachet Grand Cru, Domaine Leflaive dal '96 al 2010 (base 2500 euro) e una selezione del celeberrimo Domaine de la Romanée Conti 1990 (15 mila euro). A seguire quattro Château Cheval Blanc 2006 (2 mila euro), tre Petrus 1989 (3 mila euro), una collezione di Domaine Leroy 1999 (12 bottiglie, a partire da 3900 euro), solo per citare i lotti principali.
Con i whisky e i distillati si va indietro fino all'Ottocento: all'asta torinese ci sarà anche un raro imbottigliamento di St James 1885 (8400 euro) e due The Macallan 1940 (5.500 euro ciascuno).
Un'esperienza nel campo del collezionismo che dura da quattro generazioni e ha trasformato la passione per la filatelia di un giovanissimo Alberto Bolaffi senior, nella Torino di fine Ottocento, in un'impresa con quattro punti vendita (a Torino, Milano, Roma e Verona), più di cento collaboratori e una rete di agenti estesa in tutta Italia.
E' il gruppo Bolaffi, punto di riferimento nel panorama del collezionismo, che il 25 e il 26 maggio propone a Torino un nuovo evento dedicato ai vini rari e pregiati, in collaborazione con Slow Food Editore.
L'avventura inizia nel 1890, quando il fondatore, appena sedicenne, lascia l'attività di famiglia, il commercio di pietre preziose e piume di struzzo, per dedicarsi ai francobolli. Una tradizione continuata anche dal figlio Giulio e dal nipote Alberto, entrambi firmatari del 'Roll of distinguished philatelists', il più alto riconoscimento internazionale in questo ambito. Sono loro a diversificare il raggio d'azione dell'impresa di famiglia, affiancando alla filatelia, rimasta sempre il core business del gruppo, l'attività editoriale e la numismatica, le collezioni di manifesti e di libri antichi.
In ogni campo, dopo la nascita delle Aste Bolaffi nel 1990, la maison torinese detiene una lunga serie di record. L'anno successivo, all'interno della prestigiosa collezione 'Pedemonte', viene aggiudicato per quasi 800 milioni il Tre Lire Farouk, uno dei due soli esemplari al mondo su busta del rarissimo francobollo del Governo Provvisorio di Toscana.
Bolaffi detiene tuttora il più alto traguardo di vendita per un poster italiano, con il 'Fiat in pista' di Plinio Codognato, battuto nel 1999 a 220 milioni di lire, pari a oltre 113.000 euro. In seguito, le aste si aprono anche alla numismatica, agli autografi e a documenti antichi, continuando a fare notizia per il prestigio dei lotti presentati sul mercato. Il testimone è ora nelle mani di Giulio Filippo Bolaffi, che ha proseguito nella tradizione, ampliando alla fotografia, ai vini rari e pregiati e ai gioielli gli orizzonti della casa d'aste torinese, il cui motto rimane "per noi la storia è un oggetto da collezione".
L'asta Bolaffi di vini rari e pregiati è in programma mercoledì 25 alle ore 14.30 (lotti 1 - 306) e giovedì 26 maggio, alle ore 10 (lotti 307 - 554) e alle 14.30 (lotti 555 - 862) nella sala di via Cavour 17, a Torino.
Ci sono molti modi per partecipare all'evento, dall'Italia e dall'estero, ma per chi non vuole rinunciare all'emozione della battaglia dal vivo per i lotti preferiti, l'appuntamento è in Sala Bolaffi muniti di documento d'identità e codice fiscale. Ai partecipanti viene assegnato un cartellino numerico identificativo per presentare le offerte.
Le proposte possono essere accolte anche per corrispondenza, compilando il modulo sul catalogo cartaceo oppure scaricabile dal sito internet, che dà mandato scritto a Bolaffi per l'acquisto dei lotti prescelti fino a un prezzo massimo indicato.
Infine si può seguire l'asta in tempo reale anche da casa: al telefono, chiedendo di essere contattati da un incaricato delle Aste Bolaffi, (anche in questo caso attraverso un altro modulo che c'è in catalogo e sul sito internet); registrandosi alla vendita online dal sito www.astebolaffi.it o dalla piattaforma invaluable.com, a cui si accede dal sito della casa d'aste torinese. Da questi indirizzi è possibile rilanciare con un semplice click. L'esposizione dei lotti è solo su appuntamento.
(Info: aste@astebolaffi.it Telefono: 011 5576372/300).
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